mercoledì 30 settembre 2020

Born To Be Free

Settembre 2020: Van Morrison pubblica tre canzoni di protesta contro i provvedimenti presi dal Governo e destina il ricavato ai musicisti in difficoltà a causa delle restrizioni. 

Uno dei brani è questa “Born To Be Free”.



Beh, beh gli uccelli negli alberi

Sanno qualcosa che noi non capiamo.

Perché essi sanno che siamo nati per essere liberi

Non ho bisogno che il governo ostacoli il mio stile

Dagli un dito, e si prenderanno tutto il braccio.

Ti imbrogliano con un sorriso fasullo, non sei d’accordo?

La nuova normalità non è normale

Non è per niente una normalità.

 

Tutti sembrano soffrire di amnesia

Se si prova semplicemente a ricordare il muro di Berlino.

 

Una certa sorta di nuova vecchia ideologia, con una nuova psicologia,

ma non è per il tuo bene, né per il mio.


La nuova normalità non è normale

Non è per niente una normalità.

 

Tutti sembrano soffrire di amnesia

Se si prova semplicemente a ricordare il muro di Berlino.

domenica 27 settembre 2020

These Days

 “These Days” è una canzone tratta dall’album “Lifes Reach Pageant” del 1986. Porta la firma, come consuetudine, di tutti e quattro i componenti del gruppo ed è una delle tante gemme di quel disco.

 




Non ti sto rubando energia, sposterò i tuoi parametri

Se posso, e posso

Marciare nell’oceano, marciare nel mare, avevo un cappello

L’ho posato ed è sprofondato, mi sono allungato giù

L’ho tirato su, me lo sono schiaffato in testa

Tutta la gente si riunisce

Fuggono per portare ognuno il suo carico, siamo giovani nonostante gli anni

Siamo preoccupati, siamo speranza nonostante i tempi

Tutto d’un tratto, questi giorni, felici moltitudini, prendete questa gioia

Dovunque, ovunque

 

Vorrei mangiare ognuno di voi, e me, voi

Se posso, e posso

Abbiamo molte cose in comune, dimmene tre (tre, tre, tre)

Avevo un cappello

L’ho posato ed è sprofondato, mi sono allungato giù

L’ho tirato su, me lo sono schiaffato in testa

Tutta la gente si riunisce

Fuggono per portare ognuno il suo carico, siamo giovani nonostante gli anni

Siamo preoccupati, siamo speranza nonostante i tempi

Tutto d’un tratto, questi giorni, felici moltitudini, prendete questa gioia

Dovunque, ovunque tu vada

 

Non ti sto rubando energia, sposterò i tuoi parametri

Se posso, e posso

Vorrei mangiare ognuno di voi, e me, voi

Avevo un cappello

L’ho posato ed è sprofondato, mi sono allungato giù

L’ho tirato su, me lo sono schiaffato in testa

Tutta la gente si riunisce

Fuggono per portare ognuno il suo carico, siamo giovani nonostante gli anni

Siamo preoccupati, siamo speranza nonostante i tempi

Tutto d’un tratto, questi giorni, felici moltitudini, prendete questa gioia

Dovunque, ovunque tu

Portano ognuno il suo carico, siamo giovani nonostante gli anni

Siamo preoccupati, siamo speranza nonostante i tempi

Tutto d’un tratto, questi giorni, felici moltitudini, prendete questa gioia

Dovunque, ovunque tu vada



giovedì 17 settembre 2020

The Broad Majestic Shannon

Il grande fiume Shannon, il maggiore dell’isola di Irlanda, viene celebrato in questa canzone d’amore e di tempi andati, scritta da Shane MacGowan per l’album “If I Should Fall From Grace With God” e maestosa come il corso d’acqua stesso.



L’ultima volta che ti vidi fu giù dai Greci

C’era Whiskey di domenica e c’erano lacrime sulle nostre guance

Mi cantasti una canzone pura come la brezza

Sulla strada che porta a Glenaveigh

Mi sedetti per un poco presso la croce a Finnoe

Dove i giovani amanti si incontravano quando sbocciavano i fiori

Sentivo gli uomini tornare a casa dalla fiera di Shinrone

I loro cuori a Tipperary ovunque essi vadano


Prendi la mia mano, e asciugati le lacrime piccola

Prendi la mia mano, dimentica le tue paure

Non c’è dolore, non c’è più dispiacere

Sono tutti svaniti, tutti andati con gli anni

 

Sedetti per un po’ presso il buco nel muro

Trovai una lattina arrugginita e una vecchia palla da Hurling

Udii dare le carte e recitare il rosario

E un violino che suonava “Sean Dun na ngall”

E la prossima volta che ti vedrò sarà giù dai Greci

Ci saranno Whiskey di domenica e lacrime sulle nostre guance

Perché è stupido ridere ed è inutile strillare

Per una lattina arrugginita e una vecchia palla da Hurling


Così camminai, mentre il giorno albeggiava

Dove gli uccellini cantavano e le foglie stavano cadendo

Dove una volta guardammo attraccare le barche a remi

Presso il largo e mastoso Shannon

 

lunedì 7 settembre 2020

Spanish Moon

“Spanish Moon” è tratta dall’album “Feats don’t fail me Now” del 1974. Nella canzone la “Luna Spagnola” è il nome di un locale in cui il protagonista è attirato da una musica che ne proviene. Come un marinaio adescato dal canto delle sirene, resterà intrappolato nel luogo che lo condurrà alla propria fine.




Beh, la notte che era alta, giungemmo in città

Era la notte in cui la pioggia gelava al suolo

Giù per la strada sentii una mesta melodia

Provenire da quel luogo che chiamano Spanish Moon



Entrai dentro, fermandomi sulla porta

Mentre una ragazza dagli occhi neri cantava, e suonava la chitarra

Battone e magnaccia riempivano la sala

Avevo sentito di questo posto che chiamano lo Spanish Moon




C’è whiskey e cocaina cattiva

Veleno, ti beccano allo stesso modo

Se quello – quello non – ti uccide subito

Lo faranno le donne giù allo Spanish Moon



Impegnai il mio orologio, vendetti il mio anello

Soltanto per sentire quella ragazza cantare

Non ci vuole molto a svegliarsi rovinato

Puoi perdere tutto giù allo Spanish Moon



Un passo falso e sei finito

È una situazione da brividi

Se quello – quello non – ti uccide subito

Lo faranno le donne giù allo Spanish Moon