giovedì 31 dicembre 2020

Stand and Deliver

Alla fine del 2020 esce "Stand and Deliver", il nuovo brano contro il lockdown, nato dalla collaborazione tra Van Morrison ed Eric Clapton. Scritta da Van Morrison ed interpretata dal chitarrista inglese, è la quarta canzone pubblicata per la campagna "Save Live Music" in favore della fondazione Lockdown Financial Hardship Fund, mirata ad aiutare i musicisti in difficoltà. Dick Turpin, citato alla fine del testo, è stato un bandito inglese, vissuto nel diciottesimo secolo, che negli anni è diventato un personaggio leggendario.



Alzati e agisci!
Hai lasciato che ti mettessero paura
Alzati e agisci!
Ma non una parola che hai sentito era vera
Ma se non c’è niente che puoi dire
Potrebbe non esserci niente che tu possa fare

Vuoi essere un uomo libero
O vuoi essere uno schiavo?
Vuoi essere un uomo libero
O vuoi essere uno schiavo?
Vuoi indossare queste catene
Fino a quando non sarai sdraiato nella tomba?

Non voglio essere un poveraccio
E non voglio essere un principe
Non voglio essere un poveraccio
E non voglio essere un principe
Voglio solo fare il mio lavoro
E suonare il blues per gli amici

Magna Carta, Bill of Rights
La costituzione, cosa vale?
Sai che ci faranno a pezzi, ah
Fino a quando non farà davvero male
Questo è uno stato sovrano
o solo uno stato di polizia?
Fareste meglio a stare attenti, gente
Prima che sia troppo tardi!

Vuoi essere tu a guidare
O continuare a frustare un cavallo morto?
Vuoi essere tu a guidare
O continuare a frustare un cavallo morto?
Vuoi che le cose vadano meglio
O vuoi che peggiorino?

Alzati e agisci!
Lasci che ti mettano paura
Rallenta il fiume
Ma non una parola era vera
Se non c’è niente che puoi dire
Potrebbe non esserci niente che tu possa fare
Alzati e agisci!
Alzati e agisci!
Anche Dick Turpin indossava una maschera

domenica 20 dicembre 2020

Christmas is Cancelled

“Christmas Is Cancelled” è una canzone del gruppo inglese “The Long Blondes”, pubblicata nel 2004.



Di ritorno dagli acquisti a tarda notte

Vidi la tua ombra sulla tenda

Suppongo che tu abbia aperto

Con la copia della chiave che mi devi ancora restituire

Mi chiedesti come era andata

E se avevo visto molta neve

Evitando abilmente quanto accadde qui un anno fa

Così lei ti ha cacciato, vero?

Beh non posso dire di essere sorpresa

Dopo le feste degli ultimi anni

Trovo difficile cantare gli addii

 

Scivolai attraverso la fanghiglia di neve sciolta

Il giorno di Santo Stefano

I negozi erano chiusi, non davano alcun film

Tu facevi la bella vita da lei, e lasciasti un biglietto per dire che eri andato via

 

Stavi accanto al caminetto

Apparivi ridicolo

Non puoi arrivare e fermarti qui

Come hai fatto il Natale scorso

Lo sai dove hai sbagliato

E Natale, beh, Natale è cancellato quest’anno

 

L’ultima cosa che mi aspettavo

Era di arrivare e trovarti bussare

Alla mia porta aspettando un regalo, in calze di Natale (scioccante)

Non toglierti la giacca, questa non è casa tua

Puoi solo brindare ad altre due persone in più che passeranno il Natale da sole

 

Stavi accanto al caminetto

Apparivi ridicolo

Non puoi semplicemente arrivare e fermarti qui come facesti il Natale scorso

Lo sai dove hai sbagliato

E Natale, beh, Natale è cancellato quest’anno

 

No mamma non preoccuparti per me, mangerò pesce e patatine col te

Guarderò la Regina e andrò a dormire

Guarderò la Regina e andrò a dormire

Stavi accanto al caminetto

Apparivi ridicolo

Non puoi semplicemente arrivare e fermarti qui come facesti il Natale scorso

Lo sai dove hai sbagliato

E Natale, beh, Natale è cancellato quest’anno

Lo sai dove hai sbagliato

E Natale, beh, Natale è cancellato quest’anno

No mamma non preoccuparti per me, passa un buon Natale

Natale è cancellato quest’anno

sabato 12 dicembre 2020

Cowboy Movie

Da “If I Could Only Remember My Name”, il disco solista di David Crosby pubblicato nel 1971.

Come già illustrato chiaramente dal titolo, questa canzone è un vero e proprio film western, in cui la musica è la colonna sonora di sé stessa, il racconto è intenso e drammatico, il crescendo e la tensione sono inesorabili. Una grandissima prova del Crosby narratore visionario, accompagnato qui, come in altri brani dell’album, da buona parte dei Grateful Dead.



Io e i miei buoni sodali, stavamo cavalcando di ritorno al campo

Ci sentivamo benissimo, l’aria era tersa e leggermente umida

Tornavamo cavalcando per spassarcela un poco

Per festeggiare la rapina al treno

 

Chiacchieravamo a voce bassa e pigramente

Del fatto di non dovere uscire di nuovo a breve, oh sì

Sai non eravamo tornati a casa che da due ore

Quando udimmo un falco strillare nella notte

E sai, quello è un segnale del giovane Billy, la nostra sentinella

 

Ci stava dicendo che qualcosa non era del tutto in ordine, oh

Così afferrammo rapidi qualche pezzo del nostro armamentario

Uscimmo incespicando da casa

In due minuti esatti l’avevamo trovata, una ragazza indiana tutta sola

 

Ed Eli disse, “Portiamola con noi alla capanna”

Io dissi, “Non sai che ella potrebbe essere la legge, sì”

Egli disse, sorridendo con un’aria sconcia

“Non ci sono molte possibilità che sia più rapida di me a estrarre”, oh sì

 

Eravamo in cammino per ritornare circondati dall’oscurità

Udii il Duca, il nostro dinamitardo, dire

“Qual è il tuo nome, dolce ragazzina indiana?”

Ella disse, “Corvo” e volse lo sguardo altrove

Proprio in quel momento non mi fidai di lei, no, e lo dissi, oh no

 

Ora, Eli, è il nostro artigliere più veloce

È un giovane gretto del Sud

Disse, “Albert il grasso, stai diventando vecchio e strano”

Farai meglio a prendere il tuo calibro dodici e a farlo dannatamente in fretta

E lo feci, sai

 

A quel punto Eli e il Duca vennero al dunque

Ognuno di loro voleva la ragazza indiana per sé

Ma quando finalmente riuscirono a farsi avanti

Lo sai che cosa disse? Che era venuta per portare il giovane Billy a casa

Eli disse che avrebbe ucciso il giovane Billy, avrebbe ucciso il Duca

E probabilmente avrebbe ucciso anche me, la ragazza indiana disse, “Avanti, fallo adesso”

Io dissi, “ora basta”, e lei mi morse il pollice quasi staccandolo

 

E quando alla fine cominciarono a buttare giù la porta

Mi imbrattai il volto con il sangue che mi usciva dal pollice

Mi stesi sul pavimento fingendo molto bene di essere morto

Sapete, sono pazzo ma non sono del tutto scemo, oh no

 

Ora sto morendo qui ad Albuquerque

Immagino di essere lo spettacolo più triste che avete mai visto

Sapete qual è la ragione per la quale sono l’unico rimasto qui a raccontare la storia

Sapete la ragazza indiana non era un’indiana, era la legge.

mercoledì 2 dicembre 2020

El Diablo - ZZ Top

Canzone del gruppo ZZ Top, dal loro album “Tejas”. 

Da una recensione scritta da Core-a-core per DeBaser. 

“Il brano è una fenomenale favola sull’uomo nero, diciamo così, per mandriani in cerchio che respingono l’escursione termica notturna scaldando il corpo davanti ad un falò e l’animo con una storia da tramandare ai figli. Le atmosfere da racconto che aprono il brano si fanno man mano più rarefatte, misteriose ed oniriche, con un pregevole lavoro di chitarra sblusata e lievemente distorta, mentre Beard trova il modo di fare da contrappunto pestando in maniera inquietante sulla batteria.” 


 

Avete mai sentito la storia

Che accadde non molto tempo fa

A quell’uomo abbronzato:

El diablo de Mexico?

Quest’uomo fece la sua mossa

E viveva seguendo la sorte;

Si tanto in tanto, ripetutamente,

Si ritrovava al di là della legge

Hey, hey!


E le fortune conquistate

Gli permisero di vivere nel lusso

Fino al giorno dell’assalto

In cui gli diedero la caccia come a un cane.

Era in fuga,

sapendo che avrebbe potuto cavarsela,

dato che l’uomo ucciso nel peccato,

non era lì a testimoniare.


Hey, hey!

Fu catturato, fu legato

Nella gattabuia detta “La casa”.

Fu processato; fu condannato

E preparato per il capestro.


Ma l’evasione che aveva programmato,

non riuscì molto bene

e l’uomo chiamato "Diablo"

disse addio per l’ultima volta.