In tedesco "übersetzen" è tradurre, ma anche traghettare; questa "strana barca" vuole quindi trasportare parole da una sponda all'altra di lingue diverse, sperando che non risentano troppo della traversata.
“Room to Roam”, pubblicato nel 1988, è un album eterogeneo,
in cui Mike Scott conduce i suoi colleghi, e a volte si fa condurre da essi, in
vasti territori musicali, spaziando tra vari generi. Il disco comprende molti
brani, a volte cortissimi, come questo “The Star and the Sea”, che nella sua
brevità e concisione – ma anche nella sua efficacia poetica - ricorda gli Haiku
giapponesi.
Che cosa c’è tra la stella e il mare?
Un uccello così radioso, come può esserlo un
uccello
"I Know You Rider" (conosciuta
anche come "Woman Blues" e "I Know My Rider") è una canzone
blues tradizionale che è stata adattata da numerosi artisti, negli anni sessanta in particolare da Grateful Dead, Hot Tuna, Janis Joplin. Nel 1934 apparve
nel libro “American Ballads and Folk Songs”, a cura della coppia di musicologi
costituita da John Lomax e suo figlio Alan. Il libro riporta che gli autori ascoltarono “Una ragazza
diciottenne, in prigione per omicidio che cantava la prima strofa di questa canzone”
I Lomax poi aggiunsero una serie di versi provenienti da altre fonti,
denominandola "Woman Blue". La versione, qui tradotta, di Judy Roderick è più fedele all'originale punto di vista femminile.
Ti conosco cavaliere, ti mancherò quando sarò
partita
Lo so rider
che ti mancherò quando non ci sarò più
Ti mancherà la tua amante che si rotola fra le
tue braccia
Amarti caro è facile come cadere da un tronco
Amarti è facile come cadere da un tronco
Voglio essere la tua donna ma non sarò il tuo cane
L’altra notte mi coricai, Signore, non potevo
prendere sonno
L’altra notte mi coricai, non riuscivo a riposare
La mia mente vagava come le oche selvagge all’Occidente
Il sole brillerà alla mia porta un giorno
Il sole brillerà alla mia porta un giorno
Il vento di marzo spazzerà via tutti i miei
problemi
Vorrei essere il fanale di testa, su un treno
diretto a Nord
Vorrei essere il fanale di testa, su un treno
diretto a Nord
Farei splendere la mia luce attraverso la fredda
pioggia del Colorado
Ti conosco rider,
ti mancherò quando sarò partita
Lo so rider
che ti mancherò quando non ci sarò più
Ti mancherà la tua piccola che si rotola fra le
tue braccia
Ancora dal primo disco – omonimo - di David Crosby e Graham
Nash,questa volta una canzone del musicista
britannico. Anche questa, come “The Wall Song” – dipinge una situazione di
sconforto e di disagio, descritta qui in prima persona.
I miei occhi erano pieni di mattino
E la mia bocca era piena di notte
Ero nella stanza di una persona sconosciuta
E non riuscivo a trovare la luce
Mi alzai per usare un bagno differente
Da quello di prima
E cos’è quello da cui scappo e che cos’è quello
verso cui corro
"Me and My Uncle", è una canzone composta da John
Phillips dei Mamas and Papas, resa popolare da molte versioni, tra cui quelle
di Judy Collins e dei Grateful Dead, che ne fecero un classico dei loro
concerti. Racconta di un viaggio del narratore con il proprio zio dal Colorado
verso il Texas, ed è colma di motivi ricorrenti del filone Western, come la
rissa da bar, il gioco d’azzardo, accuse di baro, sparatorie, oro e morte. Il
finale è volutamente ambiguo, non specifica se lo zio muore per una ferita riportata
nello scontro a fuoco o viene ucciso per avidità dallo stesso nipote, ma lascia
comunque propendere per quest’ultima possibilità, dato il tono della
narrazione.
Io e mio zio cavalcavamo, giù
Per il Colorado del sud, diretti al Texas
occidentale
Facemmo tappa a Santa Fe
Quel giorno in sella, eravamo solo circa a metà
strada
E sai, era il momento più caldo della giornata
Io portai i cavalli alla stalla
Andai alla taverna, ordinai da bere per tutti
Tre giorni a cavallo, il corpo mi doleva
Essendo estate, mi tolsi la camicia
E cercai di lavare via un po’ di polvere
Tutto intorno c’erano cowboys del Texas
Che buttavano giù liquore di grano e soldi
Appena passato il giorno di paga, nessuno sembrava
vergognarsi
Conoscete mio zio, cominciò il solito gioco
Chi pesca la carta più alta vince e si prende la
mano
Mio zio comincia a vincere, i cowboys iniziano a irritarsi
Uno di loro lo accusa, poi altri due
Lo chiamano baro, oh no impossibile,
Conosco mio zio ed è tanto onesto quanto me
E io sono onesto come può esserlo un giocatore
d’azzardo
Uno di loro fece per estrarre,
e io lo abbattei, non fece in tempo a vedermi,
ne tirai giù un altro, lo stesi a terra,
nella confusione mio zio afferrò l’oro,
e ce la squagliammo giù verso il Messico.
Ora, amo quei cowboy, amo il loro oro
Amo mio zio, pace all’anima sua,
Mi ha insegnato bene, Signore, mi ha insegnato
tutto quel che so,
Mi ha insegnato così bene, che ho afferrato
quell’oro
E ho abbandonato la sua carogna sul ciglio della
strada