giovedì 28 febbraio 2019

I Heard It Through The Grapevine

Una celebre canzone scritta nel 1966 da Whitfield e Strong, storici autori della Motown, e portata al successo da Marvin Gaye. Notevole, non solo per l’inusitata lunghezza, anche la versione che ne diedero i Creedence Clearwater Revival. Il testo racconta in prima persona i sentimenti di smarrimento e di incredulità del protagonista quando gli giungono dicerie sull’infedeltà della sua compagna. L’idea fu suggerita all’autore da un modo di dire diffuso, risalente al periodo degli schiavi, che avevano inventato una loro forma di “telegrafo”, un passaparola denominato “human grapevine” (la vite umana).



Scommetto che ti stai chiedendo come so
Dei tuoi piani per farmi soffrire
Con un qualche altro tipo che conoscevi prima
Lo sai tra noi due ragazzi
Ero io quello che più ti amava
Devo dire che mi ha preso di sorpresa
Quando l’ho scoperto ieri

Non lo sai che ho sentito in giro
Che non sarai mia ancora per molto
Oh l’ho sentito dalle dicerie
Oh sto per perdere la ragione
L’ho sentito dire in giro
Non sarai mia ancora a lungo

So che non ci si aspetta che un uomo pianga
Ma non so tenere dentro queste lacrime
Perderti porrebbe termine alla mia vita
Sai, perché significhi tanto per me
Avresti potuto dirmelo tu stessa
Che amavi qualcun altro
Invece l’ho sentito dire in giro
Non sarai mia ancora a lungo
Oh l’ho sentito dalle dicerie
Oh sto per perdere la ragione

Tesoro, L’ho sentito dire in giro
Non sarai mia ancora a lungo

La gente dice credi a metà di quello che vedi
Figliolo, e a niente di quel che senti
Ma non posso fare a meno di essere confuso
Se è vero ti prego dimmelo
Hai deciso di mollarmi
Per l’altro ragazzo che amavi prima?

Non lo sai che ho sentito in giro
Che non sarai mia ancora per molto
Oh l’ho sentito dalle dicerie
Oh sto per perdere la ragione
L’ho sentito dire in giro
Non sarai mia ancora a lungo

giovedì 21 febbraio 2019

Fabulously Absolute


Dal più recente album di Joe Jackson “Fool” del 2019. Un possente sfogo contro i boriosi perennemente dalla parte della ragione, sempre pronti a giudicare chi non la pensa come loro.


Va e gettamelo in faccia
Come dovrei unirmi alla razza umana
O magari sussurrami all'orecchio
Qualunque cosa dovrei voler sentire
Come che sono un fascista o uno sciocco
Che non ha frequentato una scuola snob
E sbaglio quando uso il telecomando
Sbaglio ancor di più quando voto

Tutti per uno e uno per tutti
E tutti e tutti e tutti

Dimmi quello che voglio
Dimmi quello che provo
(sei così favolosamente assoluto)
Dimmi quello che voglio
Dimmi quello che provo
(sei così favolosamente assoluto)

Sono proprio qualcuno da disapprovare
Qualcuno che non sa come vanno le cose
O forse accecato dalla luce
Perché sono uno sporco troglodita
Se io avessi ragione e tu torto
Allora potrei cantare una canzone differente
Ma io ho torto e tu ragione
E non voglio un altro scontro

Tutti per uno e uno per tutti
E tutti e tutti e tutti

Dimmi quello che voglio
Dimmi quello che provo
(sei così favolosamente assoluto)
Dimmi quello che voglio
Dimmi quello che provo
(sei così favolosamente assoluto)

Sono un bigotto e un fesso!
Sono un razzista e un provinciale!
Sono uno che odia sono un rozzo!
Sono un tonto e un credulone!
Sono un bugiardo recidivo
Sono un sessista e un maiale
Sono un idiota, voglio un lavoro!

Tutti per uno e uno per tutti
E tutti e tutti e tutti

Dimmi quello che voglio
Dimmi quello che provo
(sei così favolosamente assoluto)
Dimmi quello che voglio
Dimmi quello che provo
(sei così favolosamente assoluto)


mercoledì 13 febbraio 2019

Back On The Chain Gang


"Back on the Chain Gang", pubblicata nel 1982, fu scritta da Chrissie Hynde in ricordo del chitarrista dei Pretenders James Honeyman-Scott, a cui è dedicata, il quale morì poco prima della registrazione del brano, per un’overdose. Il testo assunse un significato più profondo per la cantante, con la tragica morte del proprio amico e la pressione per trovare nuovi membri per il gruppo ai fini di completare l’album, sotto la pressione del successo allora crescente.



Ho trovato una foto di te, oh
Che cosa ha dirottato il mio mondo quella notte
verso un posto nel passato
dal quale siamo stati cacciati fuori?
Ora siamo di nuovo nella lotta
Ritornati sul treno
Oh, di nuovo ai lavori forzati

Una circostanza oltre il nostro controllo
Il telefono, la TV e le notizie dal mondo
Arrivate nella casa come un piccione dall’inferno
Ci hanno gettato sabbia negli occhi e son discese come mosche

Ci hanno rimesso sul treno
Oh di nuovo ai lavori forzati

I poteri che sono
Che ci costringono a vivere come viviamo
Mi mettono in ginocchio
Quando vedo quel che ti hanno fatto
Ma morirò come sto qui oggi
Sapendo, nel profondo del mio cuore
Che dovranno crollare in rovina un giorno
Per averci fatto dividere

Ho trovato una foto di te
Quelli erano i giorni più felici della mia vita
Come una pausa nella battaglia era la tua parte
Nella vita miserabile di un cuore solitario
Ora siamo di nuovo sul treno
Oh, di nuovo alla catena



mercoledì 6 febbraio 2019

Uncontrollable Urge


Con l’impeto nervoso ed elettrico che caratterizza le loro prime incisioni, i Devo descrivono un “bisogno irrefrenabile”, espresso da un battito frenetico che spinge la canzone e sottolinea l’ansia incontrollabile del protagonista. Le parole diventano ritmo, a partire dal “sì” iniziale rimarcato parossisticamente quasi all’infinito, e il ritmo diventa espressione stessa del disagio.




Sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì,!!
Sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì,!!

Ho un impulso, un impeto ed è senza controllo
Ho un bisogno che voglio liberare perché sto perdendo il controllo

Stimolo incontrollabile, voglio raccontartelo tutto
Ho un impulso incontrollabile, mi fa strillare e urlarlo

Ho un impulso irrefrenabile
(Ha un impulso irrefrenabile), Ho un impulso irrefrenabile

Ha stile, ha classe
Così forte, non posso lasciarlo passare, devo raccontartelo tutto
Devo urlare e strillarlo

Sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì,!!
Sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì,!!

Ho un impulso, un impeto ed è senza controllo
Ho un bisogno che voglio liberare perché sto perdendo il controllo
Stimolo incontrollabile, voglio raccontartelo tutto
Ho un impulso incontrollabile, mi fa strillare e urlarlo

Ho un impulso irrefrenabile
(Ha un impulso irrefrenabile), Ho un impulso irrefrenabile

Ha stile, ha classe
Così forte, non posso lasciarlo passare, devo raccontartelo tutto
Devo urlare e strillarlo

Ho un impulso incontrollabile,  voglio raccontartelo tutto
Ho un impulso incontrollabile, mi fa strillare e urlarlo e dico sì
Lui dice sì
E dico sì sì
Dice sì sì

Dico Sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì,, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì, sì,!!