venerdì 31 gennaio 2020

May You Never


Presente sul suo disco “Solid Air” del 1973, ma già pubblicata come singolo nel 1971, questa canzone di John Martyn divenne un caposaldo nel repertorio del musicista, e fu proposta con frequenza nei suoi spettacoli dal vivo. Eric Clapton ne ripropose una sua interpretazione sull’album “Slowhand”, contribuendo ulteriormente a far conoscere il brano.



E possa tu mai posare il capo
Senza avere una mano da tenere
Possa tu mai doverti preparare un giaciglio fuori al freddo

Sei proprio come un grande e forte fratello
Sai che ti amo davvero
E non sparli mai alle mie spalle
E so che ci sono quelli che lo fanno

Oh per favore, per favore vorrai tenere a mente
Che l’amore è una lezione da imparare ai giorni nostri
O per favore non vuoi ricordartelo per me?

E ti auguro di non dover mai posare il capo
Senza avere una mano da tenere
E che tu non debba mai giacere fuori al freddo

Beh tu sei proprio come una buona sorella che mi è vicina
Sai che ti amo sinceramente
E non tieni una lama per pugnalarmi alla schiena
E so che c’è qualcuno che lo fa

Oh per favore, per favore vorrai tenere a mente
Che l’amore è una lezione da imparare ai giorni nostri
O per favore non vuoi ricordartelo per me?

E possa tu mai posare il capo
Senza avere una mano da tenere
Possa tu mai prepararti un giaciglio fuori al freddo

Sei proprio come un grande e forte fratello
Sai che ti amo davvero
E non sparli mai alle mie spalle
E so che ci sono quelli che lo fanno

Possa tu mai perdere le staffe
Se ti ritrovi in una rissa da bar
E ti auguro che tu non perda mai la tua donna da un giorno all’altro
E possa tu mai posare il capo
Senza avere una mano da tenere
Possa tu mai prepararti un giaciglio fuori al freddo

Possa tu mai perdere le staffe
Se ti ritrovi in una rissa da bar
E ti auguro che tu non perda mai la tua donna dall'oggi al domani

venerdì 24 gennaio 2020

Take Five


Incisa nel 1959 dal quartetto di Dave Brubeck, la composizione porta la firma del sassofonista del gruppo, Paul Desmond. Il brano strumentale ebbe un grande successo e qualche anno dopo lo stesso Brubeck lo corredò di un testo, scritto insieme a sua moglie, per l'interpretazione di Carmen Mc Rae.



Non vorresti fermati un attimo
E passare un po’ di tempo con me
Prenditi solo cinque minuti
Interrompi la tua giornata impegnata
E prenditi una pausa
Per vedere se sono vivo

Anche se sto abbandonando i miei modi abituali
Solo così posso trascorrere ogni giorno
Non diciamo una sola parola
È una pantomima, non un’opera teatrale

Eppure, so che i nostri occhi spesso si incontrano
Mi sento fremere giù fino ai piedi
Quando sorridi, è persino troppo discreto
E mi manda via

Sarebbe forse meglio
Non essere così garbati
Potresti offrire una luce
Iniziare a conversare un poco ora
Va tutto bene, solo prenditi una pausa
Prenditi cinque minuti

Anche se sto abbandonando i miei modi abituali
Solo così posso trascorrere ogni giorno
Non diciamo una sola parola
È una pantomima, non un’opera teatrale

Eppure, so che i nostri occhi spesso si incontrano
Mi sento fremere giù fino ai piedi
Quando sorridi, è persino troppo discreto
E mi manda via

Sarebbe forse meglio
Non essere così garbati
Potresti offrire una luce
Iniziare a conversare un poco ora
Va tutto bene, solo prenditi una pausa
Prenditi cinque minuti


venerdì 17 gennaio 2020

Ballerina


"Ballerina" fu registrata durante le sessioni per il disco “Astral Weeks” nell’ottobre del 1968, a New York.  Morrison scrisse la canzone dopo aver conosciuto la sua futura moglie, Janet, mentre era in tour negli Stati Uniti la band Them nel giugno del 1966.
Relativamente all’ispirazione per il brano, Morrison ha riferito quanto segue: "Ero a San Francisco nel 1966, per la prima volta; stavo seduto in questo albergo con tutti questi pensieri e mi apparve l’immagine fulminea di un’attrice in un teatro d’opera che compariva in un balletto, e penso sia da lì che venne l’idea del testo." La canzone segue una semplice struttura armonica, ma Morrison è stato in grado di conferirle il suono di un minidramma variando la dinamica della propria voce nei sette minuti dell’esecuzione. Lo scrittore Brian Hinton dice della registrazione: “se qualcuno dovesse obbiettare che Morrison non sa cantare – il che è molto improbabile comunque – basterebbe fargli ascoltare questo. Tutta l’emozione umana è qui cristallizzata ed espressa vocalmente in modo sottile: desiderio, gioia, speranza, stanchezza del mondo, consolazione, sbigottimento e aspettativa”.



Spiega le tue ali
Vieni vola per un po’
Dritta verso le mie braccia
Piccolo angioletto
Lo sai, solo tu
Un solitario isolato di ventidue piani

E se qualcuno, non proprio chiunque
Volesse avvicinarsi a te
Ad esempio io, bambina
Tutto quello che devi fare
È suonare

E farti avanti, farti avanti
Fatti avanti
Ballerina
La folla ti prenderà
Vola, sospira, provalo
Beh, potrei avere torto

Ma qualcosa nel profondo del mio cuore mi dice che ho ragione e non penso
Sai, ho visto la scritta sul muro
Quando sei arrivata a me
Bambina, stavi andando incontro a un crollo

Ma se ti incoglie
E ti sembra di non potere proprio andare avanti
Tutto ciò che devi fare
È suonare

Farti avanti, e farti avanti
E avanzare
Proprio come una ballerina
Con incedere leggero
Bene, si sta facendo tardi
Sì, proprio così

E questa volta ho scordato di infilarmi nel tuo sonnellino
La luce è sul lato sinistro della tua testa
E sto qui a indugiare sulla tua porta d’ingresso
E borbotto e non riesco a ricordare l’ultima cosa che mi è passata per la testa

Ecco che arriva un uomo, arriva un uomo e dice, dice lo spettacolo deve continuare
Perciò tutto quel che devi fare
È suonare il campanello

E farti avanti, e farti avanti
E avanzare
Proprio come una ballerina, sì
La folla ti afferrerà

Fallo  volare, sospirare, fallo morire, sì
Proprio come una ballerina
Proprio come una, proprio come una ballerina

Sali su, sali su, continua a muoverti, continua a muoverti verso l’alto
Un po’ più in alto, bambina
Tu sai, lo sai, lo sai, lo sai, Sali su
Va bene, continua a spingere, insisti
Con incedere leggero

Proprio come una ballerina
Oh bambina, togliti le scarpe
Avanzando
Proprio come una ballerina

venerdì 10 gennaio 2020

A Place So High


“A Place So High” è una canzone tratta da “Wanderings” l’ultimo album di Lorenzo Piccone, musicista italiano, registrato a Nashville e pubblicato nel 2019.



Ciminiere rosse e bianche all’orizzonte
Contro un cielo di settembre che si sta oscurando
La luna splende come un diamante
La strada davanti è lunga e tortuosa.
Quando sei in cima, ti senti di volare
Come se non dovessi mai più toccare terra
Ma la gravità si ripresenta sempre agguerrita
Più forte dell’ultimo tracollo.

Aghi e fucili, guai e menzogne
Tuono e lampo, li sento colpire.
Più rumoroso di una grancassa, un colpo ancora
È estremo cadere da un posto così in alto.
L’oscurità che mi ha tenuto sotto
L’ho sentita chiamarmi per nome.
Ma non sto certo ringiovanendo
Ora sono pronto ad affrontare il dolore di
Aghi e fucili, guai e menzogne
Tuono e lampo, li sento colpire.

Lo stesso vecchio circo è tornato in città
Cercando di farmi credere che sia una novità
Beh stavolta no, non mi tirerò indietro
Voglio liberarmi da quei crudeli…
Aghi e fucili, guai e menzogne
Tuono e lampo, li sento colpire.
Devo procurarmi una dose un’ultima volta
È estremo cadere da così in alto.

mercoledì 1 gennaio 2020

New Year's Eve

In “New Year’s Eve”, tratta dal disco “Bad as Me”, Waits e la moglie, nonché coautrice, Kathleen Brennan riproducono con toni vivaci una riunione di famiglia andata storta.
“Se siete stati a uno di quei raduni dove tutto è andato per il verso sbagliato, quando tutti cantiamo anche se i fuochi d’artificio hanno spaventato il cane che è scappato via per due ore, e qualcuno ha dato fuoco al divano, e Marge si è avvelenata col cibo, e Bill O’Neal ha chiamato gli sbirri…” così Waits ha descritto una volta la canzone. Il ritornello crea un brano dentro al brano, quando i personaggi cominciano a cantare “Auld Lang Syne.” “Serviva un ritornello e non ne avevamo uno. Così ci siamo detti, beh, stiamo parlando della notte di San Silvestro, allora facciamolo!”
“New Year’s Eve” è farcito dei brillanti Waits-ismi familiari ai suoi ascoltatori: pioggia antropomorfizzata, colpi di fucile (scambiati per fuochi d’artificio) droghe e stelle come diamanti. C’è la Waitsiana litania di nomi e una messa in scena senza dubbio volutamente abbozzata. Alla fine non abbiamo alcun indizio effettivo di che diavolo stia succedendo in questa festa di Capodanno, ma tutto sommato in qualche modo tutto sembra avere un senso.



La porta era aperta, fremevo di rabbia
Tua madre irruppe, si gelava
Disse che sembrava stesse cercando di piovere
Ero perso sentivo di avere il mal di mare
Mi convincesti che se n’era andato
Tu dicesti continua a parlare ma non fare nomi
Rimproverai il tuo autista e tuo fratello
Siamo vecchi abbastanza da sapere per quanto tempo sei rimasta incastrata
E abbiamo tutti attraversato la guerra
E ogni volta che vai a segno
qualcuno viene portato via, ammanettato e arrestato

Si aveva la sensazione che fossero le quattro di mattina
Quello che sembrava il suono di fuochi d’artificio
Si rivelò essere quello che era
Le stelle sembravano diamanti
Poi arrivarono le sirene
E tutti cominciarono a imprecare

Tutto quel rumore era inquietante
E non riuscivo a trovare Irving
Sembrava vi fossero due stazioni accese contemporaneamente
E poi nascosi le chiavi della tua macchina
E preparai del caffè nero
E mi feci fuori quel che restava del rum

Nick e Socorro crollarono
E Candice non voleva zittirsi
Fin registrò tutto quanto
Ray disse dannazione a voi
E qualcuno ruppe la mia macchina fotografica
Ed era l’ultimo dell’anno
E iniziammo tutti a cantare

Should auld acquaintance be forgot and never brought to mind
Should auld acquaintance be forgot for the sake of auld lang syne*


Sarei partito al mattino con Charles per Las Vegas
E non avevo in programma di tornare
Avevo solo poche cose
Duecento dollari
E i miei dischi in un sacchetto di carta marrone

Abbandonai Sheila
Ogni cosa è in magazzino
Calvin ha ragione dovrei tornare a guidare i camion

Should auld acquaintance be forgot and never brought to mind
Should auld acquaintance be forgot for the sake of auld lang syne


*Credi davvero che i vecchi amici
si debbano dimenticare e mai ricordare?
Credi davvero che i vecchi amici
si debbano dimenticare per amore dei bei tempi andati?