Nel 1986 Steve Earle incontra i Pogues con cui deciderà di
collaborare per un brano del suo disco “Copperhead Road”.
Johnny Come Lately, termine che può essere tradotto come "l’ultimo arrivato", è
una canzone che descrive il ritorno a casa dei veterani di guerra. In essa vengono comparate
le esperienze dei soldati che prestarono servizio durante la seconda guerra
mondiale con quelle dei combattenti in Vietnam, descrivendo i contrasti di una
diversa accoglienza al rientro. La canzone mi dà anche modo di tradurre un racconto in cui lo stesso Steve Earle descrive la sua esperienza
con i Pogues:
"Incontrai i Pogues a Londra, negli studios EMI di Abbey
Road, nel 1986, mentre stavano registrando i demo per quello che sarebbe
diventato “If I should fall...”. Stavano cercando di mollare il loro contratto
discografico ai tempi e avevano riservato lo studio del terzo piano,
“l’attico”, sotto lo pseudo-pseudonimo di “terry woods quartet”...
era tardi, ben dopo mezzanotte, e il viaggio fino a st.
John’s Wood attraverso un’impossibile – e proverbiale - nebbia inglese assunse
l’aria di una missione segreta in un film di spionaggio in bianco e nero, molto
sussurrato e deliziosamente clandestino.
Mi presentai alla guardia in uniforme sussurrando “Steve
Earle, sono qui per il Terry Woods Quartet nell’attico”. L’anziana guardia in
uniforme mi guardò come fossi un idiota del cazzo.
“Ah, i Pogues? in cima alle scale gira a destra, non puoi
sbagliare, c’è mezza Londra lassù, cazzo.”
Per i due anni successivi ci siamo scontrati nel mezzo della
notte da una parte all’altra dello stagno (oceano). Beh okay, a volte era
qualcosa di un po’ più duro di uno scontro. Quando registrammo “Johnny come
lately” insieme (per il mio disco “Copperhead Road”), “if i should fall...” era
uscito e i ragazzi stavano suonando una serie di sei serate nella settimana di
San Patrizio al vecchio club Town and Country a Kentish Town. Fu una settimana
magica. Kirsty MacColl era là a cantare “fairytale of new york” con Shane ogni
notte e i bis comprendevano “Message to rudy” con la sezione fiati degli
specials e “I Fought the Law” con Joe Strummer in persona a guidare la Band. Io
uscii a cantare “Johnny” con il gruppo ognuna delle prime tre serate e poi,
alla mattina del quarto giorno, dopo aver lavorato sul pezzo di fronte a 6000
persone, registrammo la traccia al Livingstone Studio. Rimanemmo in piedi tutta
la notte quella notte (come ogni altra notte) e il mattino successivo Spider mi
buttò in un taxi per Heathrow e mi ritrovai in volo verso gli States. Quella
notte era il gran finale di San Patrizio al Town and Country. In qualche modo,
nella confusione, nessuno si prese la briga di dire a Terry Woods, che aveva
insistito per presentarmi ogni sera, che non ero più nel Regno Unito.
“Vi chiedo di dare il benvenuto” disse roco “a un nostro
caro amico dal grande stato del Texas – STEVE EARLE!”
E non successe un cazzo di niente dato che ero già a metà
strada sull’atlantico smaltendo una sbornia che aveva registrato il grado 7.4
della scala Richter. Ci misi circa una settimana a riprendermi e sono sicuro
che i danni sostenuti quella settimana furono strutturali e permanenti.
Ma ne valeva la pena. Per quattro minuti per quattro serate
consecutive nella primavera del 1987 sono stato un Pogue."
Steve Earle
Fairview, Tennessee, maggio 2004
Ultimo Arrivato
Sono un Americano, ragazzi, ho fatto un sacco di strada
Sono un Americano, ragazzi, ho fatto un sacco di strada
Nato e cresciuto negli USA
Quindi avvicinatevi e ascoltate, ho qualcosa da
dire
Ragazzi, pago questo giro
Ci è voluto un pochino, ma siamo dentro a questa
lotta
Non si andrà a casa finché non avremo fatto quel
che è giusto
Stanotte berremo fino a prosciugare Camden Town
Anche se dovrò spendere fino all’ultima sterlina
La prima volta che arrivai a Londra pioveva forte
Incontrai una ragazzina a una cucina da campo
Scrissi il suo nome con la vernice sul muso del
mio aereo
Ancora sei missioni e ho finito
Le chiesi se potevo stare e mi disse potresti
Poi uscì fuori il guardiano gridando “spegnete le
luci”
Morte pioveva dalla notte di Londra
Facemmo l’amore fino all’alba
Ma quando l’ultimo arrivato torna a casa marciando
Col petto colmo di medaglie e un finanziamento per
militari
Lo aspetteranno alla stazione laggiù a San Antone
Quando Johnny tornerà marciando
Il mio P-47 è una buona macchina
E si è fatta un giro tornando l’ultima volta che
ho attraversato la Manica
Stavo pensando alla mia bambina mentre la lasciavo
andare a tutta birra
Mi ha sempre fatto andare avanti finora
E possono spedirmi dovunque in questo immenso
mondo
Non ho mai trovato niente come la mia ragazza del
North End
La porterò a casa con me un giorno, signore
Non appena vinceremo questa guerra
Ma quando l’ultimo arrivato torna a casa marciando
Col petto colmo di medaglie e un finanziamento per
militari
Lo aspetteranno alla stazione laggiù a San Antone
Quando
Johnny tornerà marciando
Ora mio nonno cantava questa canzone
Mi raccontava di Londra e di quando iniziò la
guerra lampo
Di come sposò la nonna e la riportò a casa
Un eroe per tutta la sua terra
Ora son qui fermo su una pista a San Diego
Due Cuori Porpora e mi muovo un po’ lento
Non c’è nessuno qui, forse nessuno sa
Di
un posto chiamato Vietnam
Ma quando l’ultimo arrivato torna a casa marciando
Col petto colmo di medaglie e un finanziamento per
militari
Lo aspetteranno alla stazione laggiù a San Antone
Quando Johnny tornerà marciando