venerdì 26 giugno 2020

All I Want


La canzone di apertura di “Blue”, album del 1971 di Joni Mitchell, descrive una relazione tormentata, che la protagonista vorrebbe invece rendere felice; il testo esprime tutto il desiderio di vita, di gioia e di amore, in contrasto con i lati bui che affliggono il rapporto tra i due.



Sono su una strada isolata
E sto viaggiando, viaggiando, viaggiando, viaggiando
Cercando qualche cosa, che potrebbe essere?
Oh ti odio un po’, ti odio un po’, ti amo un po’
Oh ti amo quando mi dimentico di me
Voglio essere forte voglio ridere in armonia
Voglio fare parte della vita
Viva, viva, voglio alzarmi e ballare
Voglio rovinarmi le calze in una bettola col jukebox
Vuoi, vuoi, vuoi ballare con me piccolo
Vuoi fare un tentativo
Forse trovare una qualche dolce storia d’amore con me, beh su dai
Tutto ciò che voglio davvero è il clamore del nostro amore
È tirare fuori il meglio da me e anche da te
Tutto ciò che voglio davvero che il nostro amore faccia
È tirare fuori il meglio da me e da te

Voglio parlarti, voglio lavarti i capelli
Voglio ravvivarti, di nuovo e di nuovo
Applausi, applausi, la vita è la nostra causa
Quando penso ai tuoi baci la mia mente ondeggia
Lo vedi, lo vedi, lo vedi come mi ferisci
Così anche io ferisco te
E poi entrambi ci rattristiamo

Sono su una strada solitaria e sto viaggiando
Cercando la chiave che mi renda libera
Oh la gelosia
La cupidigia è il disfacimento, è il disfacimento
E disfa tutta la gioia che si potrebbe avere
Voglio divertirmi, voglio splendere come il sole
Voglio essere quella che tu vuoi vedere
Voglio sferruzzarti un maglione
Voglio scriverti una lettera d’amore
Voglio farti sentire meglio, voglio
Farti sentire libero
Hm hm hm, hm
Voglio farvi sentire tutti liberi
Tutto ciò che voglio e farti sentire libero


giovedì 18 giugno 2020

Irgendwo auf der Welt


Parole di Robert Gilbert (1899-1978), musicista, cantante e attore tedesco. Musica di Werner Richard Heymann (1896-1961), compositore tedesco specializzato in colonne sonore per il cinema.
Il brano apparve nella colonna sonora di “Ein blonder Traum”, film diretto nel 1932 da Paul Martin (1899-1967, regista ungherese), sceneggiato da Walter Reisch e Billy Wilder, nell’interpretazione di Lilian Harvey. La canzone divenne poco dopo uno dei grandi successi dei Comedian Harmonists.




Da qualche parte, nel mondo,
c’è un piccolo pezzetto di felicità,
E io lo sogno in ogni istante.
Da qualche parte nel mondo
C’è un pochino di beatitudine
E io la sogno da tanto, tanto tempo.

Se io sapessi, dove si trova
Percorrerei il mondo intero,
perché per una volta finalmente,
Vorrei col cuore essere felice .
Da qualche parte nel mondo
Comincia il mio percorso verso il cielo;
Da qualche parte, in qualche modo, prima o poi.

Ho un tale desiderio,
così spesso sogno;
Una volta la felicità sarà vicina a me.
Ho un desiderio così ardente,
Ho sperato,
che presto sarà giunta l’ora.
Giorni e notti
Io attendo:
Non abbandono mai la speranza.

Da qualche parte, nel mondo,
c’è un piccolo pezzetto di felicità,
E io lo sogno in ogni istante.
Da qualche parte nel mondo
C’è un pochino di beatitudine
E io la sogno da tanto, tanto tempo.

Se io sapessi, dove si trova
Percorrerei il mondo intero,
perché per una volta finalmente,
Vorrei col cuore essere felice .
Da qualche parte nel mondo
Comincia il mio percorso verso il cielo;
Da qualche parte, in qualche modo, prima o poi.
Da qualche parte, in qualche modo, prima o poi.

mercoledì 10 giugno 2020

By The Time I Get To Phoenix



Nel testo il protagonista ha lasciato – o pensa di lasciare – la propria compagna, e con la mente percorre alcune tappe del suo viaggio, associandole a momenti della giornata di lei, che passerà dall’incredulità alla consapevolezza dell’abbandono.
La canzone scritta da Jimmy Webb nel 1965, fu interpretata tra gli altri anche da Nick Cave, sul suo disco “Kicking Against The Pricks”.



Per quando sarò arrivato a Phoenix, lei si starà alzando
Troverà il biglietto che ho lasciato, appeso alla sua porta
Riderà, leggendo la parte che dice che la sto lasciando
Perché ho lasciato quella ragazza così tante volte prima di questa

Nel momento in cui raggiungerò Albuquerque, lei sarà al lavoro
Probabilmente approfitterà di una pausa a pranzo per telefonarmi
Ma l’unica cosa che sentirà sarà il suono del telefono che squilla a vuoto
Dal muro, questo è tutto.

Al momento in cui arriverò in Oklahoma lei starà dormendo
Si rigirerà dolcemente nel sonno e chiamerà il mio nome a bassa voce
E piangerà al pensiero che l’ho veramente abbandonata
Sebbene avessi cercato tante volte di dirglielo
Non sapeva proprio, che sarei andato veramente.

martedì 2 giugno 2020

A Well Respected Man

In testi come questi Ray Davies dimostra le sue capacità descrittive, con le quali inquadra e ritrae istantanee di vita inglese dedicandosi, in questo caso, a una satira della piccola borghesia provinciale, “sferzando l'ipocrisia che si nasconde dietro il disperato tentativo di alcune persone di mantenere, nonostante tutto, una certa decorosa ‘rispettabilità’ agli occhi degli altri.”





Perché si sveglia di mattina,
E va al lavoro alle nove,
E torna a casa alle cinque e mezza,
Prende lo stesso treno ogni volta.
Perché il suo mondo è costruito intorno alla puntualità,
Non fallisce mai.

Ed è – oh – così buono,
Ed è – oh – così distinto,
ed è – oh – così sano,
Nel suo corpo e nella mente.
E’ un uomo molto rispettato in città,
Fa le cose migliori in modo così convenzionale.

E sua madre va agli incontri,
Mentre suo padre rimorchia la cameriera,
Ed ella mescola il tè con i consiglieri,
Mentre discute del commercio estero,
E getta sguardi, come getta banconote,
A ogni giovane garbato

Ed è – oh – così buono,
Ed è – oh – così distinto,
ed è – oh – così sano,
Nel suo corpo e nella mente.
E’ un uomo molto rispettato in città,
Fa le cose migliori in modo così convenzionale.

E gli piace il suo giardinetto sul retro,
E gli piacciono le sue sigarette, il meglio
Perché lui è meglio degli altri
E il suo sudore è quello che ha l’odore migliore
E spera di mettere le grinfie sul bottino di suo padre,
quando il pater passerà a miglior vita.

Perché egli è – oh – così buono,
Ed è – oh – così distinto,
ed è – oh – così sano,
Nel suo corpo e nella mente.
E’ un uomo molto rispettato in città,
Fa le cose migliori in modo così convenzionale.

E gioca con titoli e azioni,
E va alle regate,
E adora la ragazza della porta accanto
Perché la desidera da morire
Ma sua madre è la maggiore esperta
Di patrimoni da sposare.
Perché egli è – oh – così buono,
Ed è – oh – così distinto,
ed è – oh – così sano,
Nel suo corpo e nella mente.
E’ un uomo molto rispettato in città,
Fa le cose migliori in modo così convenzionale.