In tedesco "übersetzen" è tradurre, ma anche traghettare; questa "strana barca" vuole quindi trasportare parole da una sponda all'altra di lingue diverse, sperando che non risentano troppo della traversata.
Scritta da Anthony "Duster" Bennett
(1946 – 1976), la canzone fu interpretata dai Fleetwood Mac di Peter Green (fu registrata
dal vivo per poi comparire sul disco “Live in Boston”), e in seguito incisa anche
da Gary Moore.
Nel 1975 il naufragio del
piroscafo “Edmund Fitzgerald” sul Lago Superiore (detto “Gitche Gumee), in cui
perirono tutti i 29 componenti dell’equipaggio, divenne uno dei peggiori
incidenti nella storia della navigazione sui laghi. Il cantautore canadese
Gordon Lightfoot raccontò l’evento in questa canzone, la quale venne pubblicata
a un anno circa dal disastro.
La leggenda resiste, dal Chippewa in giù
Del grande lago che chiamano Gitche Gumee
Il lago, dicono, non rinuncia ai suoi morti
Quando i cieli di Novembre si incupiscono
Con un carico di minerale di ferro pesante
ventiseimila tonnellate in più
Di quanto la Edmund Fitzgerald pesava a vuoto
Quella prode e fedele nave era un osso da rodere
Quando le burrasche di Novembre anticipavano
La nave era l’orgoglio del lato Americano
Stava tornando da qualche stabilimento in
Wisconsin
Dei grandi mercantili, era uno dei più grossi
L’equipaggio e il buon capitano erano uomini
navigati
Stavano portando a termine alcune scadenze per un
paio di acciaierie
Quando salparono a pieno carico per Cleveland
E più tardi quella notte quando risonò la campana
della nave
Potrebbe esser stato il vento del Nord che
sentivano?
Il suono del vento tra i cavi sembrava tradire
segreti
E un’onda irruppe oltre la ringhiera
E ogni uomo seppe, come sapeva il capitano,
Che la strega di Novembre veniva a rubare
L’alba giunse tardi e la colazione dovette
aspettare
Quando giunsero le burrasche di Novembre fendenti
Al sopraggiungere del pomeriggio era pioggia
ghiacciata
In faccia al vento di uragano da ponente
All’ora di cena, il vecchio cuoco salì sul ponte a
dire
“Compari c’è troppa tempesta per riuscire a
nutrirvi”
Alle sette di pomeriggio, uno dei boccaporti
principali cedette
Egli disse, compari è stato bello conoscervi
Il capitano comunicò via radio che imbarcava acqua
E la buona nave e il suo equipaggio erano in
pericolo
E più tardi quella notte, quando si persero di
vista le luci
Avvenne il naufragio della Edmund Fitzgerald
Qualcuno sa dove va l’amore di Dio
Quando le onde trasformano i minuti in ore?
Tutti i soccorritori dissero che sarebbero
arrivati a Whitefish Bay
Se avessero percorso altre quindici miglia
Potrebbero essersi spezzati, o potrebbero essersi
ribaltati
Oppure è stata una falla a farli affondare
Tutto ciò che rimane sono i volti e i nomi
Delle mogli e dei figli e delle figlie
Il lago Huron rolla, il lago Superiore canta
Nelle stanze della sua magione di acqua e ghiaccio
Il vecchio Michigan fuma come i sogni di un
giovane uomo
Le isole e le baie sono per gli sportivi
E più sotto, il lago Ontario
Prende quello che il lago Erie gli può mandare
E le navi del ferro vanno, come sanno tutti i
marinai
Uno dei primi singoli dei Fairport Convention, pubblicato anche nel loro secondo disco “What We Did on
Our Holidays”. "Fotheringay" fu
poi anche il nome scelto da Sandy Denny per il suo progetto musicale alternativo
e parallelo ai Fairport Convention. La canzone prende spunto dagli ultimi
giorni di Mary, Queen of Scots (“Maria Stuarda”), la quale tornata in Scozia dopo
avere cercato rifugio presso la corte francese di Caterina De’ Medici per
scampare alle guerre anglo-scozzesi venne fatta imprigionare dalla cugina
Elisabetta I d'Inghilterra, cui aveva chiesto aiuto e rifugio, e trascorse quindi in cattività gli ultimi
vent’anni della sua vita fino alla morte per decapitazione proprio nel
castello di Fotheringhay, nel Northamptonshire.
Quante volte il suo sguardo ha oltrepassato le
finestre del castello
E ha guardato passare la luce del giorno nel suo
muro di prigioniera,
Nessuno ad ascoltare il suo richiamo.
L’ora del tramonto sta svanendo nel calare del sole,
e in un solo momento quelle braci saranno spente
e l’ultimo dei giovani uccelli sarà volato via.
I suoi giorni di preziosa libertà, da lungo tempo
perduti
Per vivere questi sterili anni dietro una porta
sorvegliata
Composizione di Blind Lemon Jefferson pubblicata nel 1927, celebre
anche grazie alle numerose reinterpretazioni eseguite da artisti famosi nel
corso degli anni, da Bob Dylan ai Dream Syndicate.
Ascolta, c’è una cortesia che ti chiedo
C’è un favore che ti chiedo
C’è solo un favore che ti chiedo
Puoi provvedere che la mia tomba venga mantenuta pulita?
E ci sono due cavalli bianchi che mi seguono
Ci sono due cavalli bianchi che mi seguono
Ho due cavalli bianchi dietro di me
Che aspettano sul mio terreno di sepoltura
Hai mai sentito quel suono di bara?
Hai mai sentito quel suono di bara?
Hai mai sentito quel suono di bara?
Vuol dire che un altro povero ragazzo è sottoterra
Hai mai sentito quel rintocco di campane della
chiesa?
Hai mai sentito quel rintocco di campane della
chiesa?
Hai mai sentito quel rintocco di campane della
chiesa?
Significa che un altro povero ragazzo è morto e
sepolto
Il mio cuore ha smesso di batter e le mie mani si
sono raffreddate
Il mio cuore ha smesso di batter e le mie mani sono
diventate fredde
Il mio cuore ha smesso di batter e le mie mani sono
diventate fredde
È noto a chi ha seguito le
vicende umane e artistiche di Neil Young come egli sia stato colpito da vicino
dalle ricorrenti morti per eroina degli anni settanta. Nel giro di poco tempo perirono
a causa della loro tossicodipendenza due membri del suo entourage; il “roadie”
Bruce Berry e il chitarrista Danny Whitten. Quest’ultimo in particolare dopo
essere stato allontanato dal gruppo proprio per la sua inaffidabilità dovuta
alla droga. La canzone è molto esplicita fino dal titolo, e il testo amaro e
duro non evita immagini forti, come nella frase che inizia con “milk blood”,
espressione che si riferisce alla pratica di prelevare parte del proprio
sangue, una volta che vi è già stata iniettata la dose di eroina, per averla
poi a disposizione per un’iniezione successiva. Potrebbe anche indicare
comunque una esigua estrazione di sangue una volta infilato l’ago, per essere
sicuri di avere colto bene la vena ed evitare di iniettare la dose al di fuori
di essa (“running out”), ma mi pare più calzante la prima interpretazione.