In tedesco "übersetzen" è tradurre, ma anche traghettare; questa "strana barca" vuole quindi trasportare parole da una sponda all'altra di lingue diverse, sperando che non risentano troppo della traversata.
Una deliziosa canzone degli Eels scritta da Mark Everett e
presente nella colonna sonora del film “The Big White” del 2005, dove
accompagna le vicende del protagonista Robin Williams che cerca in tutti i modi
di proteggere e difendere la moglie.
Dall’album “Laughter and Lust” del 1991, “The Old
Songs” esprime in una visione disincantata e disillusa come la realtà sia spesso drammaticamente lontana dal mondo ideale raffigurato nelle canzoni.
Ecco ne arriva un’altra
Un’altra coppia felice sulla strada verso la
vacuità
Penso a mio padre e mia madre
Possono immaginare come due persone possano finire
in questo casino
Ma le vecchie canzoni dicono – l’amore è per
sempre
E le vecchie canzoni dicono di morte
Ma una canzone non può tenerci uniti
Come può quella bella canzone essere una bugia
Io, biasimo le vecchie canzoni
Che riempiono i cuori di ribellione e romanticismo
Il nostro Libro della Rivelazione
E tutto quello che dovevamo fare era ballare
Suonacene un’altra, suonaci le speranze e i sogni
di venti anni fa
Riempiono la stramaledetta radio
È come se ci dicessero che non c’è rimasto alcun
posto dove andare
E le vecchie canzoni dicono “sii la mia bimba”
E le vecchie canzoni dicono “lei ti ama”
Tutte le canzoni che canteremo venga quel che può
essere
Mi piacciono quelle canzoni
Ma mi piacerebbe qualcosa di nuovo
Io, io biasimo le vecchie canzoni
Ci proteggono tutti da un cambio di rotta
Tutte le nostre grandi speranze
Si trasformano in assegni di mantenimento e
rimorso
I “Knot Toulouse” sono stati un gruppo italiano di
folk rock psichedelico (provando a dare una definizione della loro musica) guidato
da Gianrico Bezzato (1961-2012), attivo anche come traduttore e come scrittore,
nonché animatore della rivista “Il Maltese”. Formatisi nel 1982, pubblicarono due LP, “Carnival Alley 5 PM” del 1991, da cui è tratta questa canzone, e “Daysaredays”
(1995).
Nella prima formazione della band militò Paolo
Archetti Maestri, poi fondatore degli Yo Yo Mundi che nel 2016 hanno anche
pubblicato un omaggio allo stesso Bezzato, dal titolo appunto “Il ragazzo che
cantava il carnevale”. Per una volta pubblico anche il testo originale.
Il vecchio disse un secondo per fare un uomo
Venti anni per mantenerlo vivo
E un secondo per ucciderlo sparandogli
Poi scroccò una sigaretta, si mise il cappello e
uscì
Per dare la caccia alle streghe in cammino verso
il Vicolo del Carnevale
L’insegnante portò suo fratello alla sala da ballo
Il mago stava mostrando tre colombe bianche
Il fratello prese il violino e suonò Jack Hammer
Blues
Poi baciò la cameriera dagli occhi azzurri sulle
sopracciglia e uscì
Per seguire il tramonto sulla strada per il Vicolo
del Carnevale
Le porte che lui chiuse lei le aprì
Scrisse il suo amore su una candela
E l’accese come se lui fosse l’ultimo re delle
soap opera
Poi lei trovò una pistola nella tasca di lui,
chiuse gli occhi e uscì
Per dare la caccia alla verità sulla sua strada per
il Vicolo del Carnevale
Il piccolo Giullare di Dio cominciò a parlare
Raccontava di cose sconosciute a tutti
E di una ragazza che predice il futuro nel bosco
Poi chiese al suo amico di seppellirlo con gli
stivali indosso e uscì
Per incontrare l’ubriaco solitario sulla sua
strada per il Vicolo del Carnevale
La principessa gitana smise di ballare
Lasciò i suoi braccialetti sul letto
E dedico la sua ultima lacrima al salto mortale di
un clown
Poi camminò scalza attraversando il furgone
scarsamente illuminato e uscì
Per ringraziare il Grande Orso sulla sua strada per
il Vicolo del Carnevale
Un treno è sbagliato quanto l’altro e uno è quello
giusto
Puoi aspettare un cambiamento e quel cambiamento
può non arrivare mai
Perciò non confondere la tua sfortuna con la
moglie del tuo vicino
Faresti meglio a dare via il tuo coltello per una
possibilità e uscire
Per seguire i tuoi sogni sulla loro strada per il
Vicolo del Carnevale
The
Old man said one second to make a man
Twenty
years to keep him alive
And
one second to shoot him dead
Then
he scrounged a cigarette, put on his cap and went out
To
chase the witches on their way to the Carnival Alley
The
teacher took his brother to the ballroom
The
magician was showing three white doves
The
brother took the violin and played Jack Hammer Blues
Then
he kissed the blue-eyed waitress on her brow and went out
To
follow the sundown on its way to the Carnival Alley.
The
doors he closed she opened them
Wrote
her love on a candle
And
lighted it as he were the last soap opera’s king
Then
she found out a pistol in his pocket, closed her eyes and went out
To
chase the truth on its way to the Carnival Alley.
The
Little Jester of God began to talk
He
told of things no one knew
And
of a girl who tells the fortune in the wood
Then
he asked his friend to bury him with his boots on and went out
To
meet the lonesome drunk on his way to the Carnival Alley.
The
gypsy princess she gave up dancing
Left
her bracelets on her bed
And
dedicated her last tear to a clown’s somersault
Then
barefoot she walked through the poorly lit van and went out
To
thank the Big Bear on its way to the Carnival Alley.
One
train’s bad as the other and one is the right one
You
may wait for a change and that change may never come
So
don’t mistake your bad luck for your neighbor wife
You’d
better give away your knife for a chance and go out
To
follow your dreams on their way to the Carnival Alley.