mercoledì 30 gennaio 2019

Torn Curtain


Canzone di forte impatto, dall’atmosfera cupa e dal testo pressoché impenetrabile, chiude degnamente l’album di esordio dei Television.



Il sipario strappato svela un altro dramma
Il sipario strappato, una tale rivelazione
Non sono sicuro, quando la bellezza incontra il sopruso
Il sipario strappato ama ogni derisione

Lacrime, lacrime
Tornare indietro negli anni (anni, anni)
Scorrono via come lacrime (lacrime, lacrime)
Tornare indietro negli anni (anni, anni)
Gli anni che ho visto prima

Il sipario strappato, mi lancia un’occhiata
Il sipario strappato, porta avanti la trance
Ma non sto provando dolore, tenendomi al filo
Il sipario strappato mi solleva sul sentiero battuto

Lacrime, lacrime
Tornare indietro negli anni (anni, anni)
Scorrono via come lacrime (lacrime, lacrime)
Tornare indietro negli anni (anni, anni)
Le lacrime che non ho mai versato

Il sipario strappato, pare più di sentire un rastrello
Il sipario strappato, quanto ci vuole?
Riducilo in cenere
Lacrime, lacrime
Tornare indietro negli anni (anni, anni)
Scorrono via come lacrime (lacrime, lacrime)
Tornare indietro negli anni (anni, anni)
Gli anni che ho visto prima


mercoledì 23 gennaio 2019

When The Curtain Falls


Tratto da "Ghost Stories" del 1988 - che per molti anni è stato l’ultimo album, prima di una recente reunion - inciso in studio dai Dream Syndicate di Steve Wynn, il brano chiudeva il disco e idealmente anche l’esperienza della band, con l’emblematico sipario calante del titolo.



Ho fatto un salto in avanti fino alla fine del libro
Ho colto l’occasione e ho dato uno sguardo
A volte possiamo a volte preoccuparci
A volte una risposta non è necessaria
Ti vedrò quando calerà il sipario

In questa città niente viene messo a riposo
Niente viene sprecato, non c’è mai una seconda ipotesi
A volte uno stolto si erge
A volte un uomo buono cade
A volte non prestiamo per niente attenzione
Ti vedrò quando cadrà la cortina

C’è una luna malvagia che sorge stanotte
Può essere il momento in cui mettere a posto la storia
Possiamo strisciare e possiamo sgattaiolare
Possiamo cercare pretesti fino a che ci ammettono a parlare
Ti vedrò quando calerà il sipario

E i membri del pubblico hanno assalito il palcoscenico
Ma non c’era nessuno lì a confrontarsi con la loro rabbia
Svenuti ubriachi di delizie da quattro soldi
Troppo annoiati per gridare e troppo stanchi per lottare
Ti vedrò quando calerà il sipario
Ti vedrò quando cadrà la cortina


mercoledì 16 gennaio 2019

Werewolves Of London


Ispirata dalla visione del film “Werewolf of London” del 1935, questa canzone fu scritta da Zevon con Waddy Wachtel e Leroy Marinell praticamente per scherzo, dando poca importanza al risultato finale. Non fu pubblicata infatti che tre anni più tardi su “Excitable Boy”, di cui divenne il singolo, ottenendo grande successo. Su una musica accattivante, il testo descrive con grande ironia un lupo mannaro gentiluomo che si aggira per Londra, mietendo vittime senza mai perdere il suo stile impeccabile.





Ho visto un lupo mannaro con il menu di un ristorante cinese in mano
Attraversare le strade di SoHo sotto la pioggia
Cercava un posto chiamato Lee Ho Fooks
Per ordinare un grosso piatto di Beef Chow Mein

Ah-hooo, lupi mannari di Londra
Ah-hooo
Ah-hooo, lupi mannari di Londra
Ah-hooo

Li senti ululare intorno alla porta della tua cucina
Farai meglio a non farli entrare
Una vecchia signora minuta è stata mutilata la notte scorsa
Ancora una volta i lupi mannari di Londra

Ah-hooo, lupi mannari di Londra
Ah-hooo
Ah-hooo, lupi mannari di Londra
Ah-hooo

È il gentiluomo con le mani pelose
Che è uscito di matto in Kent
Ultimamente lo hanno sentito di sfuggita a Mayfair
Faresti meglio a stargli lontano
Ti strapperebbe via i polmoni, Jim
Huh, mi piacerebbe conoscere il suo sarto

Ah-hooo, lupi mannari di Londra
Ah-hooo
Ah-hooo, lupi mannari di Londra
Ah-hooo

Ho visto Lon Chaney camminare con la Regina
Facendo i Lupi Mannari di Londra
Ho visto Lon Chaney Junior camminare con la Regina
Facendo i Lupi Mannari di Londra
Ho visto un lupo mannaro bere una piña colada al Trader Vic's
Capigliatura perfetta
Na
Ah-hooo
lupi mannari di Londra Heh, cavano sangue
Ah-hooo
lupi mannari di Londra


mercoledì 9 gennaio 2019

Cinderella


Con l’impeto sovreccitato che caratterizza il loro stile, perfettamente catturato dai primi due album in studio, i Sonics rivisitano per tramite del loro principale compositore, il tastierista Gerry Roslie, la fiaba di Cenerentola, ambientandola nei tempi moderni.



Hey Hey Hey Hey Hey dico a tutti voi
Sono in giro a rintracciare una ragazza
È la più sveglia
Del mondo intero
Voglio essere il suo uomo
L’acchiapperò se ci riesco

L’ho incontrata al ballo,
Sapete, abbiamo danzato tutta la notte
Quando l’ho baciata sulle labbra
Mi ha persino tenuto stretto
È sparita da sola
Quando il mio orologio ha fatto le 12

Hey Hey Hey Hey Hey Cenerentola
Dove sei finita?
Ho una scarpetta di vetro
Da farti provare
Voglio essere il tuo ragazzo
Hey Hey Hey Hey Hey Cinderella

Ha una bella chioma lunga
Ed è alta un metro e cinquantacinque
Quando è corsa via
Ho trovato la sua scarpa di vetro
Può qualcuno dirmi
Che cosa dovrò fare?

mercoledì 2 gennaio 2019

Both Sides Now


Joni Mitchell scrisse "Both Sides, Now" nel marzo del 1967, ispirata dal passaggio di un romanzo:
“Stavo leggendo Il Re della Pioggia di Saul Bellow in aereo; all'inizio del libro anche Henderson il Re della Pioggia si trova su un aereo. Sta andando in Africa, guarda giù e vede queste nuvole. Ho poggiato il libro, ho guardato fuori e ho visto anch'io le nuvole, e ho immediatamente cominciato a scrivere la canzone. Non avevo idea che sarebbe diventata così famosa.” Nonostante la giovane età, l’autrice si immedesima in una persona anziana che riflette sulla sua vita passata, sull'invecchiare e sui diversi aspetti dell’esistenza stessa.



Schiere e flussi di capelli angelici
E castelli di gelato nell'aria
E canyon di piume ovunque
Ho osservato le nuvole in quella maniera

Ma ora non fanno che bloccare il sole
Fanno piovere e nevicare su ognuno
Avrei fatto così tante cose
Ma le nuvole si sono messe in mezzo

A questo punto ho osservato le nuvole da ambo le parti
Dall’alto e dal basso eppure in qualche modo
Sono illusioni della nuvola che ricordo
In realtà non conosco affatto le nuvole

Lune e mesi di giugno e ruote di traghetti
Il vertiginoso modo di ballare che sperimenti
Ogni volta che una fiaba si avvera
Ho guardato all’amore in quel modo

Ma ora è tutto un altro spettacolo
Li lasci che ridono mentre vai
E se ci tieni, non far loro sapere
Non darti via

Ho guardato all'amore da ambo i lati, ora
Quello del dare e quello del prendere eppure in qualche modo
Sono le illusioni dell’amore che ricordo
In realtà non conosco affatto l’amore

Lacrime e paure e sentirsi fieri,
Di dire “ti amo” a voce bella alta
Sogni e schemi e folle da circo
Ho guardato alla vita in quel modo

Ma ora vecchi amici si comportano stranamente
Scuotono il capo, dicono che sono cambiata
Beh, qualcosa si è perso, ma qualcosa si è acquisito
Nel vivere ogni giorno

Ho guardato alla vita da ambo i lati, ora
Quello del vincere e quello del perdere eppure in qualche modo
Sono le illusioni della vita che ricordo
In realtà non conosco affatto la vita

Ho guardato alla vita da ambo i lati, ora
Dall’alto e dal basso eppure in qualche modo
Sono le illusioni della vita che ricordo
In realtà non conosco affatto la vita