In tedesco "übersetzen" è tradurre, ma anche traghettare; questa "strana barca" vuole quindi trasportare parole da una sponda all'altra di lingue diverse, sperando che non risentano troppo della traversata.
Settembre 2020: Van Morrison pubblica tre canzoni di
protesta contro i provvedimenti presi dal Governo e destina il ricavato ai
musicisti in difficoltà a causa delle restrizioni.
Uno dei brani è questa “Born To Be
Free”.
Beh, beh gli uccelli negli alberi
Sanno qualcosa che noi non capiamo.
Perché essi sanno che siamo nati per essere liberi
Non ho bisogno che il governo ostacoli il mio
stile
Dagli un dito, e si prenderanno tutto il braccio.
Ti imbrogliano con un sorriso fasullo, non sei d’accordo?
La nuova normalità non è normale
Non è per niente una normalità.
Tutti sembrano soffrire di amnesia
Se si prova semplicemente a ricordare il muro di
Berlino.
Una certa sorta di nuova vecchia ideologia, con
una nuova psicologia,
ma non è per il tuo bene, né per il mio.
La nuova normalità non è normale
Non è per niente una normalità.
Tutti sembrano soffrire di amnesia
Se si prova semplicemente a ricordare il muro di
Berlino.
“These
Days” è una canzone tratta dall’album “Lifes Reach Pageant” del 1986. Porta la
firma, come consuetudine, di tutti e quattro i componenti del gruppo ed è una
delle tante gemme di quel disco.
Non
ti sto rubando energia, sposterò i tuoi parametri
Se
posso, e posso
Marciare
nell’oceano, marciare nel mare, avevo un cappello
L’ho
posato ed è sprofondato, mi sono allungato giù
L’ho
tirato su, me lo sono schiaffato in testa
Tutta
la gente si riunisce
Fuggono
per portare ognuno il suo carico, siamo giovani nonostante gli anni
Siamo
preoccupati, siamo speranza nonostante i tempi
Tutto
d’un tratto, questi giorni, felici moltitudini, prendete questa gioia
Dovunque,
ovunque
Vorrei
mangiare ognuno di voi, e me, voi
Se
posso, e posso
Abbiamo
molte cose in comune, dimmene tre (tre, tre, tre)
Avevo
un cappello
L’ho
posato ed è sprofondato, mi sono allungato giù
L’ho
tirato su, me lo sono schiaffato in testa
Tutta
la gente si riunisce
Fuggono
per portare ognuno il suo carico, siamo giovani nonostante gli anni
Siamo
preoccupati, siamo speranza nonostante i tempi
Tutto
d’un tratto, questi giorni, felici moltitudini, prendete questa gioia
Dovunque,
ovunque tu vada
Non
ti sto rubando energia, sposterò i tuoi parametri
Se
posso, e posso
Vorrei
mangiare ognuno di voi, e me, voi
Avevo
un cappello
L’ho
posato ed è sprofondato, mi sono allungato giù
L’ho
tirato su, me lo sono schiaffato in testa
Tutta
la gente si riunisce
Fuggono
per portare ognuno il suo carico, siamo giovani nonostante gli anni
Siamo
preoccupati, siamo speranza nonostante i tempi
Tutto
d’un tratto, questi giorni, felici moltitudini, prendete questa gioia
Dovunque,
ovunque tu
Portano
ognuno il suo carico, siamo giovani nonostante gli anni
Siamo
preoccupati, siamo speranza nonostante i tempi
Tutto
d’un tratto, questi giorni, felici moltitudini, prendete questa gioia
Il grande fiume Shannon, il maggiore dell’isola di
Irlanda, viene celebrato in questa canzone d’amore e di tempi andati, scritta
da Shane MacGowan per l’album “If I Should Fall From Grace With God” e maestosa
come il corso d’acqua stesso.
L’ultima volta che ti vidi fu giù dai Greci
C’era Whiskey di domenica e c’erano lacrime sulle
nostre guance
Mi cantasti una canzone pura come la brezza
Sulla strada che porta a Glenaveigh
Mi sedetti per un poco presso la croce a Finnoe
Dove i giovani amanti si incontravano quando
sbocciavano i fiori
Sentivo gli uomini tornare a casa dalla fiera di
Shinrone
I loro cuori a Tipperary ovunque essi vadano
Prendi la mia mano, e asciugati le lacrime piccola
Prendi la mia mano, dimentica le tue paure
Non c’è dolore, non c’è più dispiacere
Sono tutti svaniti, tutti andati con gli anni
Sedetti per un po’ presso il buco nel muro
Trovai una lattina arrugginita e una vecchia palla
da Hurling
Udii dare le carte e recitare il rosario
E un violino che suonava “Sean Dun na ngall”
E la prossima volta che ti vedrò sarà giù dai
Greci
Ci saranno Whiskey di domenica e lacrime sulle
nostre guance
Perché è stupido ridere ed è inutile strillare
Per una lattina arrugginita e una vecchia palla da
Hurling
Così camminai, mentre il giorno albeggiava
Dove gli uccellini cantavano e le foglie stavano
cadendo
Dove una volta guardammo attraccare le barche a
remi
“Spanish Moon” è tratta dall’album “Feats don’t fail me Now”
del 1974. Nella canzone la “Luna Spagnola” è il nome di un locale in cui il
protagonista è attirato da una musica che ne proviene. Come un marinaio
adescato dal canto delle sirene, resterà intrappolato nel luogo che lo condurrà
alla propria fine.
Beh, la notte che era alta, giungemmo in città
Era la notte in cui la pioggia gelava al suolo
Giù per la strada sentii una mesta melodia
Provenire da quel luogo che chiamano Spanish Moon
Entrai dentro, fermandomi sulla porta
Mentre una ragazza dagli occhi neri cantava, e suonava la chitarra
Battone e magnaccia riempivano la sala
Avevo sentito di questo posto che chiamano lo Spanish Moon