Uccello Rosso Sangue
Non fu il gallo a svegliarmi
Né la rude canzone del corvo
Ma fu il pianto di mezzanotte di un uccello rosso
sangue
A portare avanti quest’insonnia
A spalancare la finestra
Luce lunare su un nero giardino di spine
E il vento freddo sul mio sudore
Che cosa invoca casa
Dove piange da dove
Un uccello rosso sangue giace nei boschi
Piangendo nelle foglie morte
Con l’ala lacerata e l’osso che sporge
Quale mano la piegò a romperla
Per renderla inutilizzabile
Quale mano, avrei potuto farlo
con due dita
Possiamo sprofondare continuamente uno nell’altra
di quel tanto che basta a strappare ancora un
altro pezzetto di carne
quando ci allontaniamo
trascinandoci dietro una striscia di pelle
Come una freccia
stavo solo passando attraverso
Un uccello rosso sangue
Un uccello rosso sangue
Nessun commento:
Posta un commento