Dall’omonimo album di
esordio (1980) di Willie Nile, newyorkese di elezione, rocker carismatico, non
premiato da un grande successo, ma con una carriera e una produzione degne di nota.
Un testo fatto di
immagini, dove diverse scene si contrappongono, come se chi canta le osservasse
dalla propria stanza, per descrivere differenti facce della metropoli: La
miseria della Bowery, la ricchezza esibita di una donna che vive nel lusso, e nel
mezzo due giovani amanti, dimentichi di tutto quanto li possa circondare, sia benessere
o povertà.
Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono per terra
Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono dappertutto
Là fuori seduti tra i rifiuti
All’addiaccio su una pietra
Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono in solitudine
Due giovani amanti sul tetto sopra di me
Giovane amore preso per mano
Due giovani amanti sul tetto sopra di me
Su dove i campi sono grandiosi
Giovane amore che rotola vicino al comignolo
Ascolta i mormorii del piacere
Due giovani amanti sul tetto sopra di me
Lassù a ridere nella notte
Una giovane signora elegante alla prima
Guida una limousine nera
Una giovane signora elegante alla prima
Vive dove i campi sono verdi
Se ne andrà più tardi a una festa
Studio 54
Una giovane signora elegante alla prima
Giovani uomini aspettano alla porta
Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono per terra
Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono dappertutto
Là fuori seduti tra i rifiuti
All’addiaccio sulla pietra
Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono in solitudine
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