Dopo il successo indiscusso dei
primi due dischi e quello moderato del terzo, il quarto album pubblicato da The
Band nel 1971, “Cahoots” venne accolto all’epoca con una certa
freddezza. Pur sottovalutato, contiene comunque alcune grandi canzoni come
questa “Life is A Carnival”. La musica con lo straordinario arrangiamento
scritto per i fiati da Allen Toussaint si attanaglia perfettamente al testo in
cui Robertson intende descrivere il trambusto e la stramberia della vita da
strada dei girovaghi. Da ragazzo infatti il chitarrista canadese lavorò nel
circuito dei luna park viaggianti,
esperienza che caratterizzò la sua visione “Americana”, influenzando canzoni
come la presente e “The W.S. Walcott Medicine Show” su Stage Fright, per
poi culminare nel ruolo attoriale che rivestì in Carny, pellicola del 1980
ambientata proprio nel mondo dei “Carnival” statunitensi.
Puoi camminare sulle acque, affogare nella sabbia
Puoi volare via dalla cima di una montagna, se qualcuno
può farlo
Scappa via, scappa via, è l’età irrequieta
Distogli lo sguardo, distogli lo sguardo, puoi
voltare pagina
Hey, amico, vuoi comprare un orologio, costa
pochissimo
Qui in strada
Ne ho sei per ogni braccio e altri due ai piedi
La vita è un luna park, che tu ci creda o no
La vita è un luna park, un quarto di dollaro al
colpo
Vidi un uomo con una scalogna di terzo grado
Dal cercare di fare i conti con persone, persone
che non si vedono
Porta via, porta via, questa Casa degli Specchi
Dai via, dai via tutti i souvenir
Siamo tutti nella stessa barca, pronta ad avanzare
oltre il margine del mondo
Il vecchio mondo piatto
La strada è un baraccone, dal venditore ambulante
alla prostituta
La vita è un luna park, è scritto nel libro
La vita è un luna park, dai un’altra occhiata
Hey, amico, vuoi comprare un orologio, costa
pochissimo
Qui in strada
Ne ho sei per ogni braccio e altri due ai piedi
La vita è un luna park, che tu ci creda o no
La vita è un luna park, un quarto di dollaro al
colpo
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