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mercoledì 13 gennaio 2016

Quicksand


David Bowie (1947-2016)



Sabbie Mobili

Sono più vicino all'Alba Dorata
immerso nell'uniforme di Crowley
dell'immaginario
Vivo in un film muto
che riproduce il sacro reame di Himmler
della realtà onirica
Sono impaurito dall'obbiettivo totale
trascinato verso il foro frastagliato
E non ho più potere alcuno
No, non ho più potere alcuno

Sono il nome contorto
Negli occhi della Garbo
La prova vivente
delle menzogne di Churchill
Sono destino
Sono diviso tra luce e oscurità
Dove gli altri vedono le loro mete
Divina simmetria
Dovrei baciare il dente della vipera?
O annunciare stentoreo
La morte dell'uomo?

Sprofondo nelle sabbie mobili
del mio pensiero
E non ho più potere alcuno

Non credere in te stesso
Non ingannare con la fede
La conoscenza arriva
Con la libertà data dalla morte

Non sono un profeta
O un uomo dell'età della pietra
Ma semplicemente un mortale
Con il potenziale di un superuomo
Continuo a vivere
Sono legato alla logica dell'homo sapiens
Non riesco a distogliere gli occhi
dalla grande salvezza
di quella stronzata della fede
Se non ti spiego quello che dovresti sapere
Puoi raccontarmelo tutto
nel prossimo Bardo

Sprofondo nelle sabbie mobili
del mio pensiero
E non ho più potere alcuno

Non credere in te stesso
Non ingannare con la fede
La conoscenza arriva
Con la libertà data dalla morte


mercoledì 6 gennaio 2016

Stella Maris

Un’altra canzone cantata in coppia: “Stella Maris” dei tedeschi Einstürzende Neubauten. 
Blixa Bargeld e Meret Becker si inseguono e si cercano in ogni parte del mondo, tra sogno e veglia, senza mai riuscire a raggiungersi.




Stella Maris

Sogno di incontrarti nelle più grandi profondità
Il punto più basso della terra, la Fossa delle Marianne,
il fondo del mare.
Tra Nanga Parbat, K2 ed Everest
sul tetto del mondo darò per te una festa
Là dove niente più mi distoglie la vista
Quando arriverai ti vedrò arrivare già dal ciglio
del mondo.
Non c’è niente di interessante qui
Soltanto le rovine di Atlantide
Ma nessuna traccia di te
Credo che non verrai più

Nel sogno ci siamo mancati

Tu sogni me, io te
Non aver paura, non ti sveglierò
Prima che tu ti svegli da sola

Sopra al ghiaccio in direzione del polo nord ti attenderò
sarò sull’asse terrestre
Dalla Terra del Fuoco nel duro lavoro del sogno verso il Polo
tutto ruoterà soltanto intorno a noi
La Stella Polare dritta sopra di me
Questo è il Polo aspetto qui
Solo te, per miglia e miglia, non vedo arrivare

Aspetto sul Polo sbagliato

Nel sogno non ci siamo trovati

Tu sogni me, io te
Non aver paura, ti troverò
Ancora prima che tu ti svegli da sola

Ti prego, ti prego, non mi svegliare
soltanto finché sogno ci sei

Nel sogno lascia che mi imbarchi su una nave
La rotta: Eldorado, Punt questa è la tua terra natia
Aspetto sulla costa, scruto l’orizzonte
finché finalmente vedo la tua vela
Ma il capitano è ubriaco
e perlopiù sotto coperta
In sogno non riesco a governare la nave
Uno scoglio rompe una falla
Nel Mare del Nord è affondata la nave
Su un iceberg mi allontano

Ci siamo mancati nel sogno

Tu sogni me, io te
Non aver paura, non ti sveglierò
Prima che tu ti svegli da sola

Tu sogni me, io te
Non aver paura, ti troverò
Ti prenderò per la collottola del tuo dormiveglia
attirandoti a me

Perché tu sogni me, io te
io sogno te, tu me
Ci sogniamo l’un l’altra fino a essere svegli
  

mercoledì 30 dicembre 2015

Fairytale Of New York


In questo spazio proverò a tradurre, dal tedesco e dall'inglese, testi di artisti che mi piacciono. Come posso e quando posso, di certo senza pretese di infallibilità. Ma con passione. 
Inauguro questo blog durante le feste, con un'eccezionale canzone natalizia, forse la migliore mai scritta, sicuramente una delle più atipiche: Fairytale of New York, dei gloriosi Pogues, in cui Shane MacGowan duetta con Kirsty MacColl.




Favola di New York

[Lui] Era la vigilia di Natale, babe
nella cella degli ubriachi
un vecchio mi disse
non ne vedrò un’altra
e poi mi cantò una canzone
"The Rare Old Mountain Dew"
Mi voltai dall’altra parte
E sognai di te

Una botta di fortuna
Entravano diciotto a uno
Ho una sensazione
Questo sarà il nostro anno
E allora buon natale
Ti amo
Vedo arrivare tempi migliori
Quando tutti i nostri sogni si avvereranno

[Lei] Hanno macchine grandi come bar
Hanno soldi a fiumi
Ma il vento ti trapassa
Non è un posto per vecchi

Quando mi hai preso per mano
la prima volta
In una fredda Vigilia di Natale
Mi hai promesso
che Broadway aspettava me
Tu eri bello
Tu eri carina
La regina di New York

[Insieme] Quando il gruppo smise di suonare
Ulularono per averne ancora

Sinatra swingava
Tutti gli ubriachi stavano cantando
Ci baciammo a un angolo
Poi ballammo attraverso la notte

I ragazzi del coro della polizia di New York
stavano cantando “Galway Bay”
e le campane risonavano
per Natale

Sei un vagabondo, un delinquente
Tu sei una vecchia bagascia strafatta
Buttata lì mezza morta con la flebo in quel letto
Tu feccia, tu verme
Frocio pidocchioso da quattro soldi
Buon Natale ‘sto cazzo
Prego Dio sia l’ultimo che vedi

Avrei potuto essere qualcuno
Chiunque può esserlo
Ti sei portato via i miei sogni
Quando ti ho trovato, all’inizio

Li ho tenuti con me
Li ho riposti con i miei
Non posso farcela da solo
Ho costruito i miei sogni

intorno a te


I ragazzi del coro della polizia di New York
stavano cantando “Galway Bay”
e le campane risonavano

per Natale