mercoledì 30 novembre 2016

Man In The Mirror

“Songs For Beginners“ del 1971, primo disco solista di Graham Nash da cui è tratta questa canzone, si apre e si chiude con due manifesti del sentimento di quell’epoca “Military Madness” e “Chicago/We can change the World”, ma nel mezzo contiene una raccolta di canzoni che trapelano malinconia e un poco di rassegnazione (probabilmente anche dovute alla fine recente della sua relazione con Joni Mitchell) ma riflettono anche il cambiamento, la transizione e la voglia di ricominciare. Una di queste è proprio “Man in the Mirror”, a cui partecipano Jerry Garcia e Neil Young, brano che parte con un valzer country per poi a un terzo del cammino cambiare tonalità, tempo e feeling in un bridge che la trasforma, mutando anche il sentimento di una canzone che descrive forse la ricerca di dare un senso alla vita.




L’uomo nello specchio

All'estremità di una fune da acrobati mi trovo sopra alla città
Starei bene in un circo, come capiterebbe però anche un pagliaccio
Da come mi sento tutte le mie inibizioni sono cessate

Nel mezzo del nulla mi sono trovato un albero
E il frutto di cui viviamo mi ricorda di me
Sebbene viviamo in aria non sono sicuro che siamo liberi

Veramente non ho molto da dire
Perché vivo alla giornata
Da qualche parte

E non mi importa di ciò che dice la gente
Perché se tutti conoscono il modo
Non siamo da nessuna parte

Due più due fanno quattro, non fanno mai cinque
E fintanto che lo sappiamo possiamo tutti sopravvivere
Assicurati che le cose che fai ci mantengano in vita

Veramente non ho molto da dire
Perché vivo alla giornata
Da qualche parte

E non mi importa di ciò che dice la gente
Perché se tutti conoscono il modo
Non siamo da nessuna parte

È l’immagine che sto producendo, l’immagine che vedo
Quando l’uomo nello specchio parla con me


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