giovedì 3 ottobre 2024

Sailortown

Gli Energy Orchard sono stati un gruppo rock, guidato da Bap Kennedy (fratello del cantautore Brian Kennedy), attivo tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, proveniente da Belfast. Il loro stile, si rifaceva molto all'influenza di Van Morrison e di altri gruppi rhythm and blues, ma incorporava elementi tradizionali della musica folk irlandese. La canzone Sailortown, scritta da Kennedy, fa parte del primo disco a nome della band, pubblicato nel 1990, e il nome si riferisce a una comunità di lavoratori nel porto di Belfast.




Appena presa la paga, risalivo malfermo la strada.

Fuori di testa, ma ancora in piedi.

Hei ragazzina, vuoi uscire con me?

So che ami qualcun altro. Che c’è che non va in me?

Camminerò fino a Sailortown,

e guarderò verso il mare.

Quando quelle grandi navi entreranno in porto

Forse questa è quella per me.

 

Mi spezza il cuore vederti vivere in questo modo

Impaurita da tutto, ogni singolo giorno.

Non posso star fermo, troppe cose in mente.

Devo andar via da questo posto, fintanto che

Sono ancora giovane e vivo.


Camminerò fino a Sailortown,

e guarderò verso il mare.

Quando quelle grandi navi entreranno in porto

Forse questa è quella per me.


Cerco conforto nella bottiglia

Sfogo la mia rabbia sugli amici

A volte mi sento così afflitto, così solo.

O Dio, quando – se mai - finirà?

 

Camminerò fino a Sailortown,

e guarderò verso il mare.

Quando quelle grandi navi entreranno in porto

Forse questa è quella per me.

giovedì 12 settembre 2024

Sally MacLennane

Dal verso “I grew to be a man, I learned to love the virtues of sweet Sally MacLennane” si potrebbe evincere che il titolo della canzone si riferisca al fascino muliebre di una bellezza locale, invece pare che “Sally MacLennane” (canzone pubblicata dai Pogues su “Rum, Sodomy and the Lash” nel 1985) sia una bevanda a base di Stout, ovvero un particolare tipo di birra scura. Il testo per altro ha come protagonisti non la “signora” del titolo ma il narratore e il suo amico Jimmy, laddove quest’ultimo decide di avventurarsi per il vasto mondo, mentre il primo resta al paese e diventa barista del pub locale. Al ritorno Jimmy apprende della morte di molti avventori, e anziché spaventarsi, incuriosito dal “treno su cui erano saliti”, beve fino a strozzarsi, seguendo la stessa sorte.

 

A seguito, alcune note tratte da “The Parting Glass”.

Ok, questa potrebbe essere un'affermazione un po' azzardata e si tratta più di una questione di “interpretazione” che di identificazione, che è ciò che si trova per lo più in The Parting Glass. Ma... dato il titolo di questo disco e la piega lirica di “Old Main Drag”, vale forse la pena di considerare la natura dell'“armonica” suonata da Jimmy. Ovviamente, potrebbe trattarsi dello strumento, noto anche come “organo a bocca”, che si suona soffiando o aspirando aria attraverso di esso. Data questa realtà, non sorprende che il termine sia stato utilizzato anche per indicare l'organo sessuale maschile. Se questa lettura è corretta, allora potrebbe essere un modo per “placare gli animi” degli psicopatici e degli uomini arrapati del bar, e potrebbe anche spiegare le espressioni felici del mattino dopo.

 

Where the elephant man broke strong men's necks
When he had too many powers...

In A Drink with Shane MacGowan (2001, Grove Press, ISBN 0-821-3790-3, p. 42), Shane racconta quanto segue: “L'uomo elefante di quella canzone era un tipo in carne e ossa, che veniva al pub di Dagenham [la casa dello zio di Shane, dove lavorò per un po' di tempo] ed era un tipo enorme e si lanciava in terribili risse e prendeva a schiaffi la gente; una sera si scontrò con un altro enorme bastardo e vinse l'incontro, ma nel frattempo si ruppe il collo. Andò in giro con un gesso intorno al collo per i sei mesi successivi, ed è per questo che lo chiamavano l'uomo elefante. L'uomo elefante rompe il collo agli uomini forti quando ha bevuto troppi Powers. Ovviamente whisky Powers”.

 

Nella raccolta di testi “Poguetry” (Faber & Faber, ISBN 0-571-14198-6) è “Powers”. Come vediamo nella citazione di Shane, la versione del libro è probabilmente quella corretta, poiché “Powers” si riferisce senza dubbio al whisky irlandese di John Powers piuttosto che ai doni soprannaturali dell'uomo elefante.

"I'd like to think of me returning when I can
To the greatest little boozer and to Sally MacLennane..."
 

Il termine “Boozer” si riferisce a un pub in generale, non a qualche persona che vi si trova. Data la predilezione di Shane per l'uso di riferimenti storici o letterari per i suoi personaggi, pensavo che Sally Mac non avrebbe fatto eccezione, ma finora non sono riuscito a trovare alcun riferimento a questa seduttrice.

Sto lavorando su questo riferimento per cercare di far quadrare la cronologia, ma ho trovato una ricetta per una “Sally MacLennane Stout” per voi birrai casalinghi là fuori, quindi “imparare ad amare le virtù della dolce Sally MacLennane” potrebbe essere un riferimento a questo particolare tipo di stout, che si presume sia più dolce della Guinness.

"Drink the brown" probabilmente si riferisce alla tradizionale bitter inglese (Newcastle Brown ad esempio).



Sally MacLennane

Beh, Jimmy suonava l’armonica nel pub dove sono nato

La suonava dalla sera fino alle placide ore del primo mattino

Dava sollievo all’anima dei matti e degli uomini eccitati

E tutti apparivano molto contenti al mattino dopo

 

Ora, a Jimmy non piaceva il proprio posto in questo nostro mondo

Dove l’uomo elefante rompeva il collo degli uomini forti

Quando aveva bevuto troppi bicchieri di Powers

“Sono così triste di vedere il dolore della gente che me ne andrò”

E prese la strada per diossaddove al mattino

 

Lo accompagnammo alla stazione sotto la pioggia

Lo baciammo mettendolo sul treno

E gli cantammo una canzone, dei bei tempi andati

Pur sapendo che lo avremmo rivisto ancora

 

Mi è triste dire che devo seguire la mia strada

Perciò offritemi birra e whiskey perché sto andando lontano

Mi piacerebbe pensare che farò ritorno quando potrò

Al più grande localino da sbronze e a Sally MacLennane

 

Gli anni passarono, i tempi cambiarono, diventai uomo

Imparai ad amare le virtù della dolce Sally MacLennane

Mi beccai urla e scherno e bevvi le birre e tornai a casa strisciando all’alba

E finii per diventare un barista al mattino

 

Ho azionato la pompa della birra, mi sono beccato i miei malumori e ho annacquato il whiskey

Ho parlato di puttane e di cavalli con gli uomini che bevevano la Brown

Li sentivo dire che Jimmy stava facendo i soldi lontano da qui

E qualcuno ci lasciava, diretto in cielo, senza preavviso

 

Lo accompagnammo alla stazione sotto la pioggia

Lo baciammo mettendolo sul treno

E gli cantammo una canzone, dei bei tempi andati

Pur sapendo che lo avremmo rivisto ancora

 

Mi è triste dire che devo seguire la mia strada

Perciò offritemi birra e whiskey perché sto andando lontano

Mi piacerebbe pensare che farò ritorno quando potrò

Al più grande localino da sbronze e a Sally MacLennane

 

Quando Jimmy ritornò a casa, fu sorpreso di coloro che erano dipartiti

Mi chiese tutti i dettagli del treno su cui erano saliti

C’è gente che ha paura di schiattare, ma Jimmy bevve fino a soffocare

E prese la strada per il paradiso al mattino

 

Lo accompagnammo alla stazione sotto la pioggia

Lo baciammo mettendolo sul treno

E gli cantammo una canzone, dei bei tempi andati

Pur sapendo che lo avremmo rivisto ancora

 

Mi è triste dire che devo seguire la mia strada

Perciò offritemi birra e whiskey perché sto andando lontano

Mi piacerebbe pensare che farò ritorno quando potrò

Al più grande localino da sbronze e a Sally MacLennane

lunedì 26 agosto 2024

The Harder They Come

“The Harder They Come” è una canzone reggae del cantante giamaicano Jimmy Cliff. È stata registrata per la prima volta per la colonna sonora dell'omonimo film del 1972, in cui si suppone sia stata scritta dal protagonista del film, Ivanhoe Martin.



Beh, mi dicono che c'è una torta in cielo

che mi aspetta quando morirò

Ma tra il giorno in cui sei nato e quello in cui sei morto

Sembra che non sentano mai nemmeno quando gridi

 

Quindi, sicuro come il sole che splende

Avrò la mia parte adesso, ciò che è mio

E poi più duramente arrivano

Più cadono, uno dopo l'altro

Ooh, più duramente vengono

Più duramente cadono, uno e tutti

 

Beh, gli oppressori stanno cercando di tenermi a freno

Cercano di farmi sprofondare nella clandestinità

E pensano di aver vinto la battaglia

Io dico: “Perdonali, Signore, non sanno quello che hanno fatto”.

Perché, sicuro come il sole che splende

Avrò la mia parte ora, ciò che è mio

E poi, più duramente arrivano

Più cadono, uno dopo l'altro

Ooh, più duramente vengono

Più forte cadono, uno e tutti

 

E continuo a lottare per le cose che voglio

Anche se so che quando sei morto non puoi farlo

Ma preferisco essere un uomo libero nella mia tomba

piuttosto che vivere come un burattino o uno schiavo

Quindi, sicuro come il sole che splende

Avrò la mia parte ora, ciò che è mio

E poi, più duramente arrivano

Più forte cadono, uno e tutti

Ooh, più duramente vengono

Più duramente cadono, uno e tutti

Ehi, più duramente vengono

Più duramente cadono, uno e tutti

mercoledì 3 luglio 2024

The Sunnyside of the Street

"The Sunnyside of the Street" è un brano tratto dal quinto album dei The Pogues, “Hell's Ditch”, pubblicato nel 1990. La canzone, composta da Shane MacGowan e Jem Finer, è una celebrazione up-tempo di un libertino impenitente, tema frequente per il frontman e paroliere.

Una testimonianza di Jem Finer su questa canzone: "L'ho scritta in Nuova Zelanda... camminando in una strada in ombra ho pensato "che palle" e ho attraversato verso il lato soleggiato. Le uniche parole che ho scritto sono state "on the sunny side of the street". Più tardi, in Inghilterra, Shane ha scritto il resto".


 

Visto il carnevale a Roma

Ho avuto le donne e libagioni

Tutto quel che riesco a ricordare ora

Sono bambinetti senza scarpe

 

Così ho visto il treno e ci sono salito

Con un cuore pieno d’odio e voglia di vomitare

Ora cammino, sul lato al sole della strada

 

Ho calpestato cadaveri a Bombay

Ho provato ad arrivare agli USA

Sono finito in Nepal

Su un tetto, privo di tutto

 

E seppi quel giorno

Che sarei rimasto proprio dove sono

Sul lato soleggiato della strada

 

Sono stato in un palazzo, sono stato in prigione

Non voglio rinascere sotto forma di lumaca

Voglio soltanto trascorrere l’eternità

Proprio qui dove sono, sul lato al sole della strada

 

Mentre mia madre piangeva, fu allora che giurai

Di trattare la mia vita come tratterei una puttana

So di essere meglio di prima

Non voglio essere rimesso a posto

Voglio semplicemente restare qui

Proprio sul lato soleggiato della strada

Sul lato soleggiato della strada

Il lato soleggiato della strada

Il lato soleggiato della strada