mercoledì 29 dicembre 2021

Ship Of Fools (Bob Seger)

Ship of fools

La nave dei folli è un’allegoria che ha la sua origine nel libro VI della Repubblica di Platone, relativa a un’imbarcazione con un equipaggio disfunzionale.

Si pensi a una nave, il cui capitano è il proprietario, più grande e più forte di tutti i marinai, ma - pur non essendo cattivo - è di vista corta, un po' sordo e inesperto di cose nautiche. I membri della ciurma stanno a litigare fra loro, contendendosi il timone, pur essendo anch'essi inesperti di marineria; anzi, affermando che quest'arte non è insegnabile, fanno continue pressioni sul comandante per ottenere il timone. Se non riescono a ottenerlo con le preghiere, ammazzano o buttano fuori bordo i concorrenti, o drogano il capitano. Ed esaltano chi li aiuta in queste loro intraprese trattandolo come un esperto, anche perché, pur essendo privi di techne e di pratica, pensano che l'arte del pilota si acquisisca semplicemente prendendo il governo della nave. Il pilota competente, il quale sa che ci si deve preoccupare dell'"anno e delle stagioni, del cielo e degli astri", verrebbe trattato come un inutile chiacchierone con la testa fra le nuvole. 

Il concetto costituisce l'ossatura del libro del XV secolo Ship of Fools (1494) di Sebastian Brant, che servì da ispirazione per il quadro di Hieronymus Bosch, Ship of Fools: una nave - un'intera flotta all'inizio - parte da Basilea, diretta al Paradiso dei Folli. In esso, Brant concepisce San Grobian, che immagina essere il santo patrono della gente volgare e grossolana. Nelle composizioni letterarie e artistiche del XV e XVI secolo, il motivo culturale della nave dei folli serviva anche per parodiare l'"arca della salvezza", come veniva chiamata la Chiesa cattolica.

 I Doors incisero una canzone intitolata “Ship of Fools” nel 1970. I Grateful Dead raccolsero l’idea di una nave in stato di ammutinamento nella canzone omonima del 1974, scritta da Robert Hunter e Jerry Garcia. John Cale pubblicò la sua composizione “Ship of Fools” susll’album Fear (1974). Altri autori di brani con questo titolo furono Robert Calvert (1975), Bob Seger (1976) e la band World Party (1986). Nel 1988 John Renbourn trasse spunto per un brano con questo titolo, come anche Robert Plant sul suo Now and Zen. I Pink Floyd utilizzarono l’allegoria politica nella loro canzone “A Great Day For Freedom” che riporta il verso “The Ship of Fools has finally run aground" (1994, album The Division Bell).


"Dimmi svelto" disse Old McFee

"Che cosa ha a che fare tutto questo con me?"

"Ho trascorso tutta la mia vita in mare, un solitario."

"C’è qualcos’altro che dovrei sapere?"

"Qualcosa nascosto sotto alla superficie della tua conversazione?"

Quando mi diede le spalle prima della risposta

E sebbene urlassi forte si rifiutava di ascoltare

Tutto divenne chiaro

Così andò mentre salpavamo

Fui lasciato in un dubbio costante

Tutto quello di cui chiedevo sembrava privato

Il capitano passeggiava sul ponte una notte

Lo fermai nella luce serotina

Per chiedergli se andasse bene unirsi a lui

 Ma lui ristette come un qualche idolo

E ascoltava come una specie di tempio

E poi si voltò

Percorrendo la costa fatale

Ci muovevamo silenziosi come uno spettro

Il mare senza tempo dell'ospite instancabile ci possedeva

Il vento soffiava in aumento dal freddo Nord-Ovest

E presto le onde cominciarono a salire

schiantandosi sul ponte di prua

Tutti gli uomini sono perduti

Io solo sopravvissi all’affondamento

Io solo possedevo gli strumenti

Su quella nave di folli

mercoledì 22 dicembre 2021

Ship Of Fools (Robert Plant)

Ship of fools

La nave dei folli è un’allegoria che ha la sua origine nel libro VI della Repubblica di Platone, relativa a un’imbarcazione con un equipaggio disfunzionale.

Si pensi a una nave, il cui capitano è il proprietario, più grande e più forte di tutti i marinai, ma - pur non essendo cattivo - è di vista corta, un po' sordo e inesperto di cose nautiche. I membri della ciurma stanno a litigare fra loro, contendendosi il timone, pur essendo anch'essi inesperti di marineria; anzi, affermando che quest'arte non è insegnabile, fanno continue pressioni sul comandante per ottenere il timone. Se non riescono a ottenerlo con le preghiere, ammazzano o buttano fuori bordo i concorrenti, o drogano il capitano. Ed esaltano chi li aiuta in queste loro intraprese trattandolo come un esperto, anche perché, pur essendo privi di techne e di pratica, pensano che l'arte del pilota si acquisisca semplicemente prendendo il governo della nave. Il pilota competente, il quale sa che ci si deve preoccupare dell'"anno e delle stagioni, del cielo e degli astri", verrebbe trattato come un inutile chiacchierone con la testa fra le nuvole. 

Il concetto costituisce l'ossatura del libro del XV secolo Ship of Fools (1494) di Sebastian Brant, che servì da ispirazione per il quadro di Hieronymus Bosch, Ship of Fools: una nave - un'intera flotta all'inizio - parte da Basilea, diretta al Paradiso dei Folli. In esso, Brant concepisce San Grobian, che immagina essere il santo patrono della gente volgare e grossolana. Nelle composizioni letterarie e artistiche del XV e XVI secolo, il motivo culturale della nave dei folli serviva anche per parodiare l'"arca della salvezza", come veniva chiamata la Chiesa cattolica.

 I Doors incisero una canzone intitolata “Ship of Fools” nel 1970. I Grateful Dead raccolsero l’idea di una nave in stato di ammutinamento nella canzone omonima del 1974, scritta da Robert Hunter e Jerry Garcia. John Cale pubblicò la sua composizione “Ship of Fools” susll’album Fear (1974). Altri autori di brani con questo titolo furono Robert Calvert (1975), Bob Seger (1976) e la band World Party (1986). Nel 1988 John Renbourn trasse spunto per un brano con questo titolo, come anche Robert Plant sul suo Now and Zen. I Pink Floyd utilizzarono l’allegoria politica nella loro canzone “A Great Day For Freedom” che riporta il verso “The Ship of Fools has finally run aground" (1994, album The Division Bell).


 

Su onde di amore il mio cuore sta frantumandosi

E più strano ancora il mio autocontrollo su cui non posso più contare

Nuova mare, sorpresa, il mio mondo sta cambiando

Entro questa cornice un oceano si gonfia dietro questo sorriso, lo conosco bene

Sotto la luna di un amante sto aspettando

Sono il pilota della tempesta

Alla deriva nel piacere potrei annegare

Ho costruito questa nave, è la mia creazione

E inoltre non posso più contare sul mio autocontrollo


So perché, so perché

Pazzo su una nave di folli

Pazzo su una nave di folli

Gira questa barca, torna alla mia terra amorevole

 

Oh no, oh no

Chi sostiene che nessun uomo è un'isola?

Mentre io atterro in pericolo

Più distante da te per gradi

Cammino su questa riva in isolamento

E ai miei piedi l'eternità disegna piani sempre più dolci per me

So perché, so perché

 

Pazzo su una nave di folli

Pazzo su una nave di folli

Gira questa barca, torna alla mia terra amorevole

mercoledì 15 dicembre 2021

Ship Of Fools (John Cale)

Ship of fools

La nave dei folli è un’allegoria che ha la sua origine nel libro VI della Repubblica di Platone, relativa a un’imbarcazione con un equipaggio disfunzionale.

Si pensi a una nave, il cui capitano è il proprietario, più grande e più forte di tutti i marinai, ma - pur non essendo cattivo - è di vista corta, un po' sordo e inesperto di cose nautiche. I membri della ciurma stanno a litigare fra loro, contendendosi il timone, pur essendo anch'essi inesperti di marineria; anzi, affermando che quest'arte non è insegnabile, fanno continue pressioni sul comandante per ottenere il timone. Se non riescono a ottenerlo con le preghiere, ammazzano o buttano fuori bordo i concorrenti, o drogano il capitano. Ed esaltano chi li aiuta in queste loro intraprese trattandolo come un esperto, anche perché, pur essendo privi di techne e di pratica, pensano che l'arte del pilota si acquisisca semplicemente prendendo il governo della nave. Il pilota competente, il quale sa che ci si deve preoccupare dell'"anno e delle stagioni, del cielo e degli astri", verrebbe trattato come un inutile chiacchierone con la testa fra le nuvole. 

Il concetto costituisce l'ossatura del libro del XV secolo Ship of Fools (1494) di Sebastian Brant, che servì da ispirazione per il quadro di Hieronymus Bosch, Ship of Fools: una nave - un'intera flotta all'inizio - parte da Basilea, diretta al Paradiso dei Folli. In esso, Brant concepisce San Grobian, che immagina essere il santo patrono della gente volgare e grossolana. Nelle composizioni letterarie e artistiche del XV e XVI secolo, il motivo culturale della nave dei folli serviva anche per parodiare l'"arca della salvezza", come veniva chiamata la Chiesa cattolica.

I Doors incisero una canzone intitolata “Ship of Fools” nel 1970. I Grateful Dead raccolsero l’idea di una nave in stato di ammutinamento nella canzone omonima del 1974, scritta da Robert Hunter e Jerry Garcia. John Cale pubblicò la sua composizione “Ship of Fools” susll’album Fear (1974). Altri autori di brani con questo titolo furono Robert Calvert (1975), Bob Seger (1976) e la band World Party (1986). Nel 1988 John Renbourn trasse spunto per un brano con questo titolo, come anche Robert Plant sul suo Now and Zen. I Pink Floyd utilizzarono l’allegoria politica nella loro canzone “A Great Day For Freedom” che riporta il verso “The Ship of Fools has finally run aground" (1994, album The Division Bell).

 




La nave dei folli sta giungendo

Portatemi via, devo mangiare

Le stesse vecchie storie la solita vecchia cosa

Lasci andare e tiri dentro

Signore, c’è una roulotte parcheggiata sul retro

Un’attesa irrequieta sperando in un cavaliere cristiano

Il libro nero, un uncino che lotta

Il naso di un boia su un albero arso

Suppongo che stiamo avvicinandoci alla Lapide


L’ultima volta che avevamo mangiato

Era quando le mosche erano gratis

Potevi contare le avversità dalle porte aperte

Ma schiacciati in mezzo

Erano i pescatori che ancora

Speravano di poter veleggiare dal Tennessee all’Arizona

 

Perciò tieni duro, non ci vorrà molto

La chiamata è in arrivo

Tieni duro, la sorella è andata

A Sud per dare il segnale

 

Tirammo su Dracula a Memphis

Era quasi l'alba

E poi pregammo frettolosamente che le nostre anime fossero salvate

C'era qualcosa nell'aria che ci rendeva un po' stanchi

 

Quando siamo arrivati a Swansea si stava facendo buio

Capitombolo, giungle, trombe e il premio

Le maree girarono a ovest a Amerforth

Come se non sapessero cosa fare

Ma Garnant rimase in piedi e chiese di più

Tutta la gente sembrava abbastanza felice di vederci

Stringendo le mani e sorridendo come l'orologio

Beh, abbiamo dato a tutti loro il messaggio allora

Che la nave degli sciocchi era arrivata

Assicurati che arrivino a casa per Natale

 

Perciò tieni duro, non ci vorrà molto

La chiamata è in arrivo

Tieni duro, la sorella è andata

A Sud per dare il segnale

mercoledì 8 dicembre 2021

Ship Of Fools (The Doors)

Ship of fools

La nave dei folli è un’allegoria che ha la sua origine nel libro VI della Repubblica di Platone, relativa a un’imbarcazione con un equipaggio difunzionale.

Si pensi a una nave, il cui capitano è il proprietario, più grande e più forte di tutti i marinai, ma - pur non essendo cattivo - è di vista corta, un po' sordo e inesperto di cose nautiche. I membri della ciurma stanno a litigare fra loro, contendendosi il timone, pur essendo anch'essi inesperti di marineria; anzi, affermando che quest'arte non è insegnabile, fanno continue pressioni sul comandante per ottenere il timone. Se non riescono a ottenerlo con le preghiere, ammazzano o buttano fuori bordo i concorrenti, o drogano il capitano. Ed esaltano chi li aiuta in queste loro intraprese trattandolo come un esperto, anche perché, pur essendo privi di techne e di pratica, pensano che l'arte del pilota si acquisisca semplicemente prendendo il governo della nave. Il pilota competente, il quale sa che ci si deve preoccupare dell'"anno e delle stagioni, del cielo e degli astri", verrebbe trattato come un inutile chiacchierone con la testa fra le nuvole. 

Il concetto costituisce l'ossatura del libro del XV secolo Ship of Fools (1494) di Sebastian Brant, che servì da ispirazione per il quadro di Hieronymus Bosch, Ship of Fools: una nave - un'intera flotta all'inizio - parte da Basilea, diretta al Paradiso dei Folli. In esso, Brant concepisce San Grobian, che immagina essere il santo patrono della gente volgare e grossolana. Nelle composizioni letterarie e artistiche del XV e XVI secolo, il motivo culturale della nave dei folli serviva anche per parodiare l'"arca della salvezza", come veniva chiamata la Chiesa cattolica.

I Doors incisero una canzone intitolata “Ship of Fools” nel 1970, per il loro album “Morrison Hotel”. I Grateful Dead raccolsero l’idea di una nave in stato di ammutinamento nella canzone omonima del 1974, scritta da Robert Hunter e Jerry Garcia. John Cale pubblicò la sua composizione “Ship of Fools” susll’album Fear (1974). Altri autori di brani con questo titolo furono Robert Calvert (1975), Bob Seger (1976) e la band World Party (1986). Nel 1988 John Renbourn trasse spunto per un brano con questo titolo, come anche Robert Plant sul suo Now and Zen. I Pink Floyd utilizzarono l’allegoria politica nella loro canzone “A Great Day For Freedom” che riporta il verso “The Ship of Fools has finally run aground" (1994, album The Division Bell).



La razza umana si stava estinguendo

Nessuno era rimasto a urlare e gridare

Persone a spasso sulla luna

Lo smog ti prenderà molto presto

 

Tutti stavano bazzicando

Stavano abbandonando e penzolando

Persistendo duro e tenendo fede

Spero che il nostro piccolo mondo durerà

 

Sì, arrivò il signor Beiviaggi

Che cercava una nuova nave

Venite, gente, fareste meglio a salire a bordo

Vieni, piccola, ora andremo a casa

 

Nave di pazzi, nave di folli

La razza umana si stava estinguendo

Nessuno era rimasto a urlare e gridare

Persone a spasso sulla luna

Lo smog ti prenderà molto presto

 

Nave di pazzi, nave di folli

Ehi, salta su a bordo

La nave ti abbandonerà, e io sono molto indietro

Dovrà trovare una barca tutta mia, sì

Nave di pazzi, nave di folli


giovedì 2 dicembre 2021

Ship of Fools (Grateful Dead)

Ship of fools

La nave dei folli è un’allegoria che ha la sua origine nel libro VI della Repubblica di Platone, relativa a un’imbarcazione con un equipaggio disfunzionale.

Si pensi a una nave, il cui capitano è il proprietario, più grande e più forte di tutti i marinai, ma - pur non essendo cattivo - è di vista corta, un po' sordo e inesperto di cose nautiche. I membri della ciurma stanno a litigare fra loro, contendendosi il timone, pur essendo anch'essi inesperti di marineria; anzi, affermando che quest'arte non è insegnabile, fanno continue pressioni sul comandante per ottenere il timone. Se non riescono a ottenerlo con le preghiere, ammazzano o buttano fuori bordo i concorrenti, o drogano il capitano. Ed esaltano chi li aiuta in queste loro intraprese trattandolo come un esperto, anche perché, pur essendo privi di techne e di pratica, pensano che l'arte del pilota si acquisisca semplicemente prendendo il governo della nave. Il pilota competente, il quale sa che ci si deve preoccupare dell'"anno e delle stagioni, del cielo e degli astri", verrebbe trattato come un inutile chiacchierone con la testa fra le nuvole. 

Il concetto costituisce l'ossatura del libro del XV secolo Ship of Fools (1494) di Sebastian Brant, che servì da ispirazione per il quadro di Hieronymus Bosch, Ship of Fools: una nave - un'intera flotta all'inizio - parte da Basilea, diretta al Paradiso dei Folli. In esso, Brant concepisce San Grobian, che immagina essere il santo patrono della gente volgare e grossolana. Nelle composizioni letterarie e artistiche del XV e XVI secolo, il motivo culturale della nave dei folli serviva anche per parodiare l'"arca della salvezza", come veniva chiamata la Chiesa cattolica.

 I Doors incisero una canzone intitolata “Ship of Fools” nel 1970. I Grateful Dead raccolsero l’idea di una nave in stato di ammutinamento nella canzone omonima del 1974, scritta da Robert Hunter e Jerry Garcia. John Cale pubblicò la sua composizione “Ship of Fools” susll’album Fear (1974). Altri autori di brani con questo titolo furono Robert Calvert (1975), Bob Seger (1976) e la band World Party (1986). Nel 1988 John Renbourn trasse spunto per un brano con questo titolo, come anche Robert Plant sul suo Now and Zen. I Pink Floyd utilizzarono l’allegoria politica nella loro canzone “A Great Day For Freedom” che riporta il verso “The Ship of Fools has finally run aground" (1994, album "The Division Bell).


Sono andato a vedere il capitano

Il più strano che potessi trovare

Ho fatto la mia proposta,

l’ho messa in gioco

 

Non farò da schiavo per una paga da pezzente

Allo stesso modo per oro e gioielli

Ma farei da schiavo per imparare come

Affondare la vostra nave di folli

 

Nave dei pazzi

Su un mare crudele

Nave di pazzi

Veleggia via da me

 

Era più tardi di quanto pensavo

Quando per la prima volta vi credetti

Ora non posso più condividere le vostre risate

Nave di folli

Vidi la vostra prima nave affondare e affogare

Dal dondolio della barca

E tutto ciò che non poteva affondare o nuotare

Fu lasciato lì a galleggiare

 

Non vi lascerò andare alla deriva

Ma mi fa impazzire che

Con 30 anni sulle spalle

Mi dobbiate chiamare bambino

 

Nave dei pazzi

Su un mare crudele

Nave di pazzi

Allontanati da me

 

Era più tardi di quanto pensavo

Quando per la prima volta vi credetti

Ora non posso più condividere le vostre risate

Nave di folli

 

Le bottiglie sono vuote così

Come prima erano piene

Tempo che era in abbondanza

Ma da quella tazza non più

Anche se non potrei avvisare tutti

Potrei ancora avvertire qualcuno

Non prestare la tua mano per alzare una bandiera

In cima a nessuna nave di pazzi

 

Nave dei pazzi

Su un mare crudele

Nave di pazzi

Allontanati da me


Era più tardi di quanto pensavo

Quando per la prima volta vi credetti

Ora non posso più condividere le vostre risate

Nave di folli

 

Era più tardi di quanto pensavo

Quando per la prima volta vi credetti

Ora non posso più condividere le vostre risate

Nave di folli