mercoledì 26 aprile 2017

The Boy With The Perpetual Nervousness

Da Crazy Rhythms (1980), album d’esordio dei Feelies. Il brano dà inizio al disco con quello che sembra il gocciolio di un rubinetto. Ma sono in realtà chitarre, le quali nel minuto seguente intensificano il loro suono, fino a quando batteria e basso fanno il loro ingresso con un ritmo martellante, penetrante, e continuano poi a intrecciarsi e a ricamare suoni ipnotici. Il ritmo nevrotico della canzone descrive l’agitazione perpetua del ragazzo del titolo e del narratore che come confessato sconsolatamente da quest’ultimo nel ritornello, sono la stessa persona  (“The boy next door is into better things , as far as I can see, the boy next door is into bigger things, the boy next door is me”).



C’è un ragazzo che conosco, ma non troppo bene
Non ha molto da dire
Beh, questo ragazzo vive proprio qui accanto e
Non ha mai nulla da dire

Apparentemente non fa nulla
Non aiuta mai fuori in cortile
Lascia che sia sua madre a portare in casa la spesa
Perché non ha intenzione di lavorare troppo duro

Il ragazzo della porta accanto si dedica a cose migliori
Per quanto posso capire
Il ragazzo della porta accanto si dedica a cose migliori
Il ragazzo della porta accanto sono io

Tutto bene

Ecco, non è come gli altri ragazzi che avevamo
Non è per niente come loro – oh no
Quelli erano l’orgoglio dei propri genitori
Questo li batte tutti

Il ragazzo della porta accanto si dedica a cose migliori
Per quanto posso capire
Il ragazzo della porta accanto si dedica a cose migliori
Il ragazzo della porta accanto sono io

mercoledì 19 aprile 2017

Fear Is A Man's Best Friend

La canzone apre il disco "Fear", pubblicato nel 1974. Cale inizia subito con un riferimento al proprio passato nei Velvet Underground - "waiting for a man to show" - ma qui si va oltre, piuttosto che raccontarci qualcosa, pure se nel modo oscuro dei migliori lavori di Reed, "Fear Is..." fa percepire in modo indefinito un senso di inquietudine, insicurezza e incertezza. La musica parte quieta per esplodere in un finale furioso, con Cale che urla selvaggiamente "La paura è la migliore amica dell'uomo" su una coda di basso distorto, di feroce demenza.




La paura è la migliore amica dell’uomo
  
Sto qui in attesa che si presenti un uomo
A occhi spalancati, un occhio fisso sulla porta
Questa attesa mi uccide, mi sta consumando
Giorno dopo giorno, i miei piedi bruciano fori nel suolo

Oscurità più calda del pavimento di una camera da letto
Voglio qualcuno che mi tenga stretto per sempre
Sono un cane che dorme, ma non puoi dirlo
Quando sono a caccia faresti meglio a scappare

Sai che ha senso, non pensarci nemmeno
Vita e morte sono solo cose che fai quando ti annoi
La paura è la migliore amica dell’uomo
Tu aggiungi, lei ti butta giù

Casa è vivere come un uomo in fuga
Sentieri che non portano in nessun luogo, per dove figlio mio?
Siamo già morti, semplicemente non ci hanno ancora seppelliti
Prendi la mia mano, ti porterò a fare un giro

Sai che ha senso, non pensarci nemmeno
Vita e morte sono solo cose che fai quando ti annoi
La paura è la migliore amica dell’uomo
Tu aggiungi, lei ti butta giù


mercoledì 5 aprile 2017

I Don't Like Mondays

Bob Geldof sostiene di avere scritto di getto la canzone dopo avere appreso la notizia che una sedicenne, Brenda Ann Spencer, aveva aperto il fuoco su dei bambini in un parco giochi di una scuola elementare a San Diego, in California, nel 1979, uccidendo due adulti e ferendo otto alunni e un agente di polizia. La ragazza non sembrava provare rimorso per il suo crimine e tutto quello che ebbe da dire per spiegare il suo gesto fu: “non mi piacciono i lunedì”.
“Era un’azione così insensata. Il perfetto gesto senza senso e quella era la perfetta ragione senza senso per farlo. Così forse scrissi la perfetta canzone senza senso per darne una rappresentazione. Non era un tentativo di sfruttare una tragedia”



Il chip di silicio dentro alla sua testa
Si è commutato sul sovraccarico
E nessuno andrà a scuola oggi
Per causa sua resteranno tutti a casa
E papà non lo capisce
Ha sempre detto che lei era una ragazza d’oro
E non riesce a vedere una ragione
Perché non ci sono ragioni
Che ragione ti serve per essere sicuro

Oh, dimmi perché
Non mi piacciono i lunedì

Oh, dimmi perché
Non mi piacciono i lunedì

Oh, dimmi perché
Non mi piacciono i lunedì
Voglio passare tutta la giornata a sparare

Il terminale del telex lo tengono così pulito
Mentre batte per un mondo in attesa
E la madre è scioccata
Sconvolto il mondo del padre
E i loro pensieri corrono alla loro ragazzina
Dolce sedicenne, non è tutto rose e fiori?
Ora non è così liscio ammettere la sconfitta
Non riescono a vedere alcuna ragione
Perché non ci sono ragioni
Di che ragioni hai bisogno?

Oh, dimmi perché
Non mi piacciono i lunedì

Oh, dimmi perché
Non mi piacciono i lunedì

Oh, dimmi perché
Non mi piacciono i lunedì
Voglio passare tutta la giornata a sparare

E nel campo da gioco ora il gioco si è fermato
Lei vuole giocare un poco con i suoi giocattoli
E la scuola è finita prima e presto sarà il momento di imparare
E la lezione oggi è come morire
E il megafono crepita
E il capitano affronta
I problemi e i “come” e i “perché”
E non riesce a vedere ragioni
Perché non ci sono ragioni
Che ragioni ti servono per morire, morire


Oh, dimmi perché
Non mi piacciono i lunedì

Oh, dimmi perché
Non mi piacciono i lunedì

Oh, dimmi perché
Non mi piacciono i lunedì
Voglio passare tutta la giornata a sparare