mercoledì 30 maggio 2018

Alternative Ulster


Dal primo disco degli Stiff Little Fingers, “Inflammable Material” (1979): Una delle più intense ed efficaci punk song di sempre, la canzone racconta lo sconforto dei ragazzi in Irlanda nel Nord alla fine degli anni settanta.



Non c’è niente per noi a Belfast
Il “Pound” è vecchio, ed è un peccato
Ok, allora c’è il “Trident” a Bangor
E quando te ne torni in città
Non abbiamo niente ma a loro non importa
Non sanno nemmeno che sai
Vogliono solo soldi, possiamo prendere o lasciare
Quello di cui abbiamo bisogno

È una Ulster alternativa
Afferrala e cambiala, è tua
Prenditi una Ulster alternativa
Ignora i noiosi e le loro leggi
Ottieni una Ulster alternativa
Sii una forza anti-sicurezza
Altera la tua nativa Ulster
Altera la tua terra nativa

Dai un’occhiata a dove vivi
Hai l’esercito per le strade
E il cane poliziotto della repressione
Sta abbaiando ai tuoi piedi
È questo il tipo di posto dove vuoi vivere?
È qui che vuoi essere?
Sarà questa la sola vita che avremo?
Quello di cui abbiamo bisogno

È una Ulster alternativa
Afferrala e cambiala, è tua
Prenditi una Ulster alternativa
Ignora i noiosi e le loro leggi
Ottieni una Ulster alternativa
Sii una forza anti-sicurezza
Altera la tua nativa Ulster
Altera la tua terra nativa

Dicono di essere una parte di te
E non è vero, lo sai
Dicono che hanno il controllo di te
Ed è una menzogna lo sai
Dicono che non sarai mai
Libero, libero, libero

Alternative Ulster
Alternative Ulster
Alternative Ulster
Alternative Ulster
Oh, lo hai fatto ora!


martedì 22 maggio 2018

Billy Morgan


In questa avvincente canzone del 1990 il gruppo inglese racconta, facendo efficacemente uso di uno stile cinematografico, la fine di Billy Morgan, forse un militante dell’IRA – canticchia infatti mentre si appresta a svolgere il proprio compito una vecchia canzone indipendentista irlandese -, in un rapido susseguirsi di eventi, ambientati in una città spagnola.



Morgan, l’uomo senza abbronzatura, arriva con il treno di mezzogiorno
Prende una camera nella pensione vicina alla spiaggia
Sfascia la sua pistola, conta i proiettili accanto ad essa
Quattro pallottole, due uomini, con due pallottole a testa è sicuro

Giù in città i vecchi siedono in cerchio al porto
Guardano i turisti infrangere ogni etichetta nei bar
All'imbrunire il festival comincia con una festa nella plaza
Seguita da musica e vino, fuochi artificiali e sigari

Il tramonto arriva, le strade si animano
Il Sindaco e il Capo guardano l’inizio
Una ragazza su una moto si volta, con fare molto serio
Lascia cinquanta bigliettoni e un perdono per il peccato

Addio Billy Morgan
Conosciuto da Amsterdam a Tripoli
Puoi assaporare la tua morte in ogni respiro silenzioso
Temi la sciagura, pensò il nemico

Dalla TV scadente di Morgan i ministri concordano al vertice
In una stanza proprio sopra c’è una coppia che fa l’amore con entusiasmo
Fuori lungo l’acqua la statua di Cristo getta un’ombra
Cade lungo la città fino alla finestra del volontario

Sull’Avenue de France un mendicante fa un ballo
Vende “cioccolato” alla banda itinerante che indossa maschere
La Guardia Civil ha ricevuto una dritta riguardante un omicidio
Morgan dubita ma non c’è nessuno a cui chiedere

Addio Billy Morgan

Conosciuto da Amsterdam a Tripoli
Puoi assaporare la tua morte in ogni respiro silenzioso
Temi la sciagura, pensò il nemico


Il festival ha inizio, Morgan infila la pistola dentro alla giacca
Cammina verso la plaza cantando “Boys of the Old Brigade”
È seguito da un fucile, affrontato dalle guardie all’angolo
Alza le mani come la statua e muore nella scarica di fucili

Ora la sparatoria viene udita, qualcuno fa girare la voce
I fuochi artificiali fanno fragore, la banda gira a destra
Qualcuno mascherato getta una bomba, svolge il compito
Scappa via con la ragazza seduto dietro su una motocicletta

Addio Billy Morgan
Conosciuto da Amsterdam a Tripoli
Puoi assaporare la tua morte in ogni respiro silenzioso
Temi la maledizione, pensò il nemico


giovedì 17 maggio 2018

Astronomy


Questo country spettrale dei Thin White Rope appartiene al loro disco “In The Spanish Cave” del 1988.



Mi svegliai cavalcando su una luna al tramonto
Il mio cuore e il mio cuscino divenuti tristi
Ho viaggiato così a lungo che sei vecchia e nuova
Viaggiato così veloce da perdere la mia ombra
Uno di questi giorni comprenderò
Che la più scura ombra è proiettata dai cieli più chiari

Sei così silente e la tua pelle è così fredda
Da farmi saltare su dicendo “Vai ombra, va!”

Ed emergi da un sonno triste e profondo
Dicendo “Ho sete e ho fatto un sogno”
Mi dici “C’è un bicchiere d’acqua sul pavimento
Non hai più bisogno di lasciarmi”
Una di queste notti venderò la mia anima
Per dormire in qualcosa che non ondeggia e rotola

Mi svegliai cavalcando su una luna che scendeva
Il mio cuore e il mio cuscino divenuti blu
Cercai di fare pace tra vecchio e nuovo
Ho proprio cercato di perdere la mia ombra
Uno di questi giorni comprenderò
Che la più scura ombra è proiettata dai cieli più chiari


giovedì 10 maggio 2018

Die Interimsliebenden


Da "Tabula Rasa", disco degli Einstürzende Neubauten del 1993. In questo testo nessun paragone e nessuna metafora è troppo grande o improbabile per descrivere l'intensità  di un amore improvviso e travolgente, che proprio per la propria dirompenza pare destinato a una inevitabile temporaneità.







Gli amanti a Interim

Lo spazio di un solo colpo di lingua
Racchiude Big Bang e morte termica dell’universo
Dalla Gigante Rossa fino alla Nana Bianca
L’intera gamma
Mi cadono dalla bocca dimensioni cosmiche
Nel descrivere un bacio
Degli amanti transitorii

Ad Interim

Tra microfono e macrocosmo
Tra caos e senza meta
Tra plancton e filosofia
Tra Semtex e Utopia
Ci sono loro
Gli amanti ad Interim

Nella loro unica bocca comune
Vive un colibrì
A ognuno dei suoi battiti d’ali
Troppo veloci per l'indolenza dell'occhio
Fioriscono e tramontano culture
Interi continenti affondano
Qui non ci sono parole innocue
Tutte troppo grandi
E l’esempio più semplice esplode
In 10 elevato alla quattordicesima
Per gli amanti transitorii
Ad interim

Tra maldidenti e olio di garofano
Tra Genesi e 666
Tra c“ e vitamina C
Tra Blu Oltremare e marittimi
Gli amanti ad Interim sono intimi

Gli amanti transitorii
Ad Interim

INTERIM

nello spazio di un solo battito di ciglia
Hanno compiuto un colpo di stato
Ribaltato il governo
Ripetuto le elezioni
E da ultimo sono stati esiliati
Cancellati via dalla Storia
Cammino a fatica avanzando tra lo sporco
Di significative metafore
Meta, meta, meta per metro
Con gesti di gran lunga troppo ampii
Per gli amanti transitorii

gli amanti temporanei
sono amanti ad interim

tra temporaneo e tempura
tra salti mortali e Danza delle Spade
nel frammezzo e sul fondo del mare
tra Semtex e Utopia
si tengono abbracciati

divorano, per la sete,
il poco di luce che rimane
ieri non ci sono più
e domani non ancora
gli amanti
gli amanti temporanei
ieri non ci sono più
e domani non ancora
non realmente
ieri non ci sono più
e domani non ancora

giovedì 3 maggio 2018

Your Ghost


In un atmosfera onirica, la protagonista viene visitata dal ricordo, dal fantasma della persona a cui si rivolge, da lei stessa convocato componendone il numero al telefono, attirandolo attraverso i cavi, per poi farsi annientare da quella stessa presenza percepita. Primo singolo dal disco di debutto solista di Kristin Hersh, pubblicato nel 1994, vede anche la partecipazione di Michael Stipe alla voce.



Se percorro questo corridoio, stanotte
È troppo tranquillo,
così do dei colpi attraverso l’oscurità
e ti chiamo al telefono
premo i tuoi vecchi numeri
e lascio squillare a casa tua
fino a svegliare il tuo fantasma.
Che percorra il tuo corridoio,
non è così tranquillo,
per scivolare giù lungo il ricevitore del tuo telefono
correre in fretta lungo il filo
seguire il mio numero
e scorrermi nella mano.

È il fulgore che percorre la mia veste da notte
È lo squillo del telefono.

Penso che l’altra sera percorrevi cerchi intorno a me

Giravi in tondo intorno a me
Non posso bere questo caffè
Finché non ti metto nel mio armadio
Lascia che mi spari
Lascia che mi annulli
Lo deduco dal suo sussurro
Non sei così duro

Penso che l’altra sera
Girassi in tondo intorno a me