mercoledì 27 novembre 2019

Solid Air


“Solid Air” dà il titolo al quarto album di John Martyn, pubblicato nel 1973. La canzone fu ispirata a Martyn da Nick Drake e a lui dedicata. L’autore affermò che “il messaggio della canzone è molto semplice, ma ognuno deve ricavarselo da solo”.



Ti sei preso il tuo tempo
E hai vissuto sull’aria solida
Hai camminato sul filo del rasoio
E hai vissuto sull’aria solida
Senza sapere che cosa sta girando dentro
E posso dirti che è difficile da nascondere
Quando stai vivendo sull’aria solida
E hai dipinto il blues
E hai guardato attraverso l’aria solida
L’hai attraversata con lo sguardo
E hai guardato attraverso l’aria solida
Non so che cosa sta girando nella tua mente
E posso dire che non ti piace quello che trovi
Quando ti muovi attraverso l’aria solida, l’aria solida
Ti conosco, ti amo
E posso esserti amico
Posso seguirti ovunque
Persino attraverso l’aria solida

L’hai resa fredda come pietra
Hai vissuto sull’aria solida
L’hai trovata fredda
Hai vissuto sull’aria solida
Non so che cosa sta succedendo dentro
Ma posso dirti che è difficile da nascondere
Quando stai vivendo sull’aria solida, aria solida

Sei andato troppo a fondo
Hai vissuto sull’aria solida
Hai perduto il sonno
Ti sei mosso attraverso l’aria solida
Non so che cosa sta succedendo nella tua mente
Ma posso dire che non ti piace quello che trovi
Quando ti muovi attraverso l’aria solida, aria solida

Ti conosco, ti amo
E posso esserti amico
Ti seguirò ovunque
Persino attraverso l’aria solida
Hai percorso la tua strada
Perché hai camminato sull’aria fredda
Ti sei preso il tuo tempo
Non so che cosa sta accadendo dentro
Ma so dirti che è difficile da nascondere
Quando stai vivendo sull’aria solida, aria solida

Hai dipinto il blues
Hai vissuto sull’aria solida
L’hai attraversata con lo sguardo
E hai guardato attraverso l’aria solida
Non so che cosa si aggira nella tua mente
Ma posso dire che non ti piace quello che trovi
Quando ti muovi attraverso l’aria solida, l’aria solida

Ti conosco, ti amo
E posso esserti amico
Posso seguirti ovunque
Persino attraverso l’aria solida

Aria solida di un blu gelido
Aria solida azzurra


mercoledì 20 novembre 2019

T.B. Sheets


"T.B. Sheets" fu registrata da Van Morrison il 29 Marzo 1967 a New York. La storia raccontata nella canzone ha luogo in una stanza dove una ragazza giace ammalata di tubercolosi ed è visitata dall’io narrante. Il senso di colpa e il soverchiante imbarazzo provati gli provocano un disperato desiderio di fuggire dalla camera chiusa, odorante di morte e malattia. L’ascoltatore viene portato nella stanza e, per quanto disturbante,  certamente la descrizione è magistralmente realistica. Per prima cosa il narratore sgrida la malata terminale per il suo pianto. Non è naturale, dice, la donna piange tutta la notte e l’osservatore, intrappolato nella camera di morte, è imbarazzato e impotente. Più avanti nella canzone, il sole penetra da una fessura nel pannello della finestra e annebbia la mente; poi c’è la terribile claustrofobia della stanza dell’ammalata – “lasciami respirare”, chiede alla donna, il cui respiro è affaticato, c’è una strada lì sotto, una strada che lei non percorrerà più, e lui anela disperatamente di raggiungere quella strada, di ritornare alla vita, perché “la stanza fredda è la stanza di un’idiota”. Un racconto dickensiano di morte e decadimento in una grande città per una della più vere canzoni sulla morte mai sentite. Mano a mano che la vita scorre via gradualmente dal corpo della ragazza Julie, devastata dalla tubercolosi, non c’è alcun cliché drammatico, nessun indoramento della pillola né alcuna grande epifania sul letto di morte. Piuttosto quello che emerge è un fatalismo da “Allora è tutto qui?”, uno scoramento leggero e distaccato, soffocato lentamente.



Ora ascoltami, Julie, piccola,
Non è naturale che tu pianga nel cuore della notte.
Non è naturale che tu pianga attraversando la mezzanotte,
fino alle ore piccole, ancora lontane dal sopraggiungere dell’alba,
Oh Signore, hu hu ha.

Ora Julie, e non c’è niente nei miei pensieri
Più lontano da quello che tu stai cercando.
Vedo il modo in cui mi hai assalito, Signore, da dietro la porta
E mi hai guardato negli occhi.
Sei una piccola stella scossa allusioni
Inadeguatezze e corpi estranei,
e la luce del sole che splende attraverso la fessura nella vetrata
Mi intorpidisce il cervello,
Ha, allora apri la finestra e fammi respirare.
Ho detto apri la finestra, shh shh shh shh shh e lascia che io respiri.
Sto guardando giù nella strada qui sotto, Signore, ho pianto per te,
Ho ho, ho pianto per te, pianto per te. Ossignore.
La stanza fredda è la stanza di un’idiota, Signore.
E posso quasi sentire l’odore delle tue lenzuola tisiche.
E riesco quasi a odorare le tue lenzuola tisiche
Sul tuo letto di malata
Devo andare, devo andare
E tu dicesti, “Ti prego resta, voglio, voglio,
voglio bere dell’acqua, voglio bere dell’acqua,
va in cucina e prendimi dell’acqua da bere.”
Io dissi, “Devo andare, devo andare piccola.”
Dissi, “Ti manderò, ti manderò qualcuno qui più tardi.
Lo sai abbiamo John che verrà qui più tardi
Con una bottiglia di vino per te, piccola – ma io devo andare.”
La stanza fredda è la stanza di un’idiota, Signore.
La stanza fredda è la stanza di un’idiota, Signore, la stanza di un’idiota.
E riesco quasi a odorare le tue lenzuola tisiche
E riesco quasi a odorare le tue lenzuola tisiche

Devo andare, devo andare
Manderò qualcuno che si lamenti, più tardi, piccola.
Vedremo che cosa riuscirò a raccattare per te, lo sai.
Sì, ho un po’ di cose che devo fare.
Non preoccupartene, non preoccuparti, non preoccuparti.
Andare, andare, devo andare, devo andare devo andare,
devo andare, devo andare, huh va bene, tutto bene.
Ho acceso la radio,
se vuoi ascoltare qualche canzone, accenderò la radio per te.
Eccoci qua, eccoti qua, eccoti qua, piccola, ecco, huh.
Starai bene, anche tu, sì.
Lo so che non è divertente, non è divertente per nulla, piccola,
sempre sdraiata nella stanza fredda, gente, sdraiata nella stanza fredda,
nella stanza fredda, nella stanza fredda.

mercoledì 13 novembre 2019

Blue Condition


Una delle canzoni scritte dal batterista Peter “Ginger” Baker per gli album dei Cream, l’unica su “Disraeli Gears”, disco del 1967 in cui è l’ultima traccia del primo lato. Il brano – in maniera appropriata - chiude anche il film “Beware of Mr. Baker”, documentario dedicato allo straordinario musicista deceduto nell’ottobre di quest’anno.



Non prendere la direzione sbagliata attraversando
Invece di una profonda riflessione su ciò che è vero
Perché è una combinazione di giudizi emessi da te
Che provoca un profondo scoramento tutto il tempo.
Nessun rilassamento, niente conversazione, nessuna variazione
In una condizione buia molto triste, triste.

Sveglia presto ogni mattina.
Devi essere intraprendente a tuo modo,
perché non sentirai risate, né vedrai il sole;
La vita sarebbe un disastro dall’inizio alla fine.

Nessun rilassamento, niente conversazione, nessuna variazione
In una condizione buia molto triste, triste.

Non prendere la direzione sbagliata attraversando
Invece di una profonda riflessione su ciò che è vero
Perché è una combinazione di giudizi emessi da te
Che provoca un profondo scoramento tutto il tempo.
Nessun rilassamento, niente conversazione, nessuna variazione
In una condizione buia molto triste, triste.

mercoledì 6 novembre 2019

Deep Ellum Blues


"Deep Ellum Blues" (a volte citato anche con la grafia Deep Elem o Elm) è un tradizionale americano, il titolo si riferisce a uno storico quartiere di Dallas abitato da afro-americani conosciuto come Deep Ellum, che in passato fu anche sede di musicisti importanti come Blind Lemon Jefferson, Blind Willie Johnsonn e Leadbelly. Nel testo il luogo viene descritto ironicamente come luogo di perdizione e corruzione, nel tentativo di dare un avvertimento, senza troppa convinzione, all’interlocutore intenzionato a recarsi in quel quartiere. La canzone fu eseguita spesso dal vivo dai Grateful Dead.



Se vai giù a Deep Ellum mettiti i soldi nelle scarpe
Le donne giù a Deep Ellum ti fanno venire il Blues di Deep Ellum
Oh, dolcezza il tuo compagno ha il blues di Deep Ellum,

Una volta avevo una ragazza, significava tutto il mondo per me
Andò giù a Deep Ellum, ora non è più quella di prima
Oh, dolcezza il tuo compagno ha il blues di Deep Ellum,

Una volta conobbi un predicatore, predicava la Bibbia in tutto e per tutto
Andò giù a Deep Ellum, ora i suoi giorni da predicatore sono finiti

Quando vai giù a Deep Ellum per divertirti un poco,
tieni pronti i tuoi dieci dollari, quando arriva la polizia

Quando vai giù a Deep Ellum, mettiti i soldi nei pantaloni
Perché le donne a Deep Ellum non ti danno una possibilità
Oh, donna, il tuo uomo si è preso il blues di Deep Ellum.