mercoledì 20 settembre 2017

Good Fortune


Dal disco “Stories from the City, Stories from the Sea” di P. J. Harvey. Una canzone sulla fine di una storia. O sul confine che pare di percorrere alla fine di una relazione. Non necessariamente triste, anzi quasi euforica. Ogni verso descrive i piaceri dell’amore, mentre il ritornello esprime il dolore e il desiderio di fuggire quando le cose non vanno proprio secondo i piani. Nella leggerezza liberatoria di una fuga.



Ho buttato la mia malasorte
Giù dalla cima di
Un alto palazzo
Avrei preferito farlo con te

Il tuo sorriso da ragazzo
Cinque di mattina
Guardavo nei tuoi occhi
Ed ero veramente innamorata

A Chinatown
In sospeso
Mi mostrasti
Ciò che potevo fare

Parlando
Di viaggi nel tempo
E del significato
Semplicemente quello che valeva

E mi sento
Come un qualche uccello del paradiso
La mia malasorte scivola via
E provo l’innocenza di un bambino
Tutti hanno qualcosa di buono da dire

Cose che una volta pensavo
Incredibili
Nella mia vita
Hanno tutte avuto luogo

Quando camminavamo per
Little Italy
vedevo il mio riflesso
Venire fuori dal tuo volto

Dipingo quadri
Per ricordare
Sei troppo bello
Per esprimerlo in parole

Come un gitano
Danzi in circoli
Tutto intorno a me
E tutto intorno al mondo

E mi sento
Come un qualche uccello del paradiso
La mia malasorte scivola via
E provo l’innocenza di un bambino
Tutti hanno qualcosa di buono da dire

E mi sento
Come un qualche uccello del paradiso
La mia malasorte scivola via
E provo l’innocenza di un bambino
Tutti hanno qualcosa di buono da dire

Così prendo la mia
Buona sorte
E fantastico
Delle nostra partenza
Come  qualche moderna
Frana zingara
Come Bonnie e Clyde
Dei tempi moderni

Di nuovo in fuga
Di nuovo in fuga
Di nuovo in fuga

Di nuovo in fuga

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