Questa canzone del bluesman Rev. Gary Davis ha
avuto diverse versioni di artisti da lui influenzati, tra cui Bob Dylan,
Grateful Dead, e soprattutto Hot Tuna. Il testo laconico e ripetitivo ben
riflette la disperazione di chi vede la famiglia morire di stenti intorno a sé;
Davis fu infatti l’unico a sopravvivere di otto figli, divenne cieco ancora
bambino, perdendo inoltre a dieci anni il padre, assassinato. La doppia
negazione della frase che guida la canzone sottolinea l’assolutezza della
morte, impersonificata in un essere spietato a cui non si può rispondere che con la rassegnazione.
Lo sai la morte non ha nessuna pietà in questa
terra
La morte non ha nessuna pietà in questa terra
Viene a casa tua, lo sai che non ci mette molto
Guarderete nel letto stamattina, figlioli e
troverete vostra madre morta.
La morte non si prende mai una vacanza in questa terra
Viene a casa tua, lo sai che non ci mette molto
Guarderai nel letto stamattina e troverai che la tua famiglia se n’è andata
La morte non ha nessuna pietà in questa terra
Dico che la morte non ha nessuna pietà in questa
terra
La morte vi lascerà lì in piedi a piangere in
questa terra
La morte vi lascerà lì in piedi a piangere in
questa terra
Viene a casa tua, lo sai che non ci mette molto
Guarderai nel letto stamattina e troverai fratelli
e sorelle senza vita
Dico che la morte non ha pietà in questa terra
La morte non ha nessuna pietà in questa terra
La morte non ha nessuna pietà in questa terra
Viene a casa tua, lo sai che non ci mette molto
Guarderai nel letto stamattina e troverai che la
tua famiglia se n’è andata
La morte non ha nessuna pietà in questa terra
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