"Where Do You Go To (My Lovely)?" è una canzone composta da Peter Sarstedt nel 1969. Il testo – ricorrendo anche a numerosi riferimenti a celebrità e marchii realmente esistenti – narra la vita di una ragazza di nome Marie-Claire, nata nei quartieri poveri di Napoli ma diventata in seguito parte integrante del Jet Set parigino. Ella viene descritta dal punto di vista di un amico d’infanzia, e non è chiaro se i due siano rimasti o meno in contatto, anche se il narratore sembra conoscere la malinconia e il celato disagio dell’amica.
Parli come Marlene Dietrich
E balli come Zizi Jeanmaire
I tuoi vestiti sono tutti di Balmain
E ci sono diamanti e perle nei tuoi capelli, sì, ci sono.
Vivi in un appartamento di lusso
In Boulevard St. Michel
Dove tieni i tuoi dischi dei Rolling Stones
E un amico di Sacha Distel, sì, è vero.
Ma dove vai, mia cara
Quando sei sola nel tuo letto?
Dimmi i pensieri che ti circondano
Voglio guardare dentro la tua testa, sì, lo voglio fare
Ho visto tutti i tuoi titoli di studio
che hai preso alla Sorbona
E il quadro che hai rubato a Picasso
La tua avvenenza continua, sì, è vero.
Quando vai in vacanza d'estate
Vai a Juan-les-Pins
Con il tuo costume da bagno in topless accuratamente disegnato
Ti abbronzi uniformemente sulla schiena e sulle gambe
E quando cade la neve ti ritrovi a St. Moritz
Con gli altri del jet set
E sorseggiate il vostro brandy Napoleon
Ma non vi bagnate mai le labbra, no, non lo fate.
Ma dove vai, mia cara
Quando sei sola nel tuo letto?
Dimmi i pensieri che ti circondano
Voglio guardare dentro la tua testa, sì, lo voglio fare
Il tuo nome è noto nelle alte sfere
Conosci l'Aga Khan
Ti ha mandato un cavallo da corsa per Natale
E tu lo tieni solo per divertimento, per ridere, ha-ha-ha
Dicono che quando ti sposerai
sarà con un milionario
Ma non si rendono conto da dove vieni
E mi chiedo se a loro importi davvero, o se gliene freghi qualcosa.
Dove vai, mia cara
Quando sei sola nel tuo letto?
Dimmi i pensieri che ti circondano
Voglio guardare dentro la tua testa, sì, lo voglio fare
Ricordo i sobborghi di Napoli
Due bambini che chiedevano l'elemosina in stracci
Entrambi toccati da un'ardente ambizione
Per scrollarsi di dosso l'etichetta di umili, ci provarono
Quindi guardami in faccia, Marie-Claire
e ricorda chi sei
Poi vai e dimenticami per sempre
Ma so che porti ancora la cicatrice, nel profondo, sì, la porti.
So dove vai, mia cara
Quando sei sola nel tuo letto
Conosco i pensieri che ti circondano
Perché posso guardare dentro la tua testa
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