Secondo Keith Richards, la canzone “parla di un tizio che è
in fuga e deve dire addio, e non sa proprio come dirlo”. Brano sicuramente
minore dei Rolling Stones, pubblicato come inedito in una raccolta di successi,
è però molto rappresentativo dello stile di Richards, che ama molto le ballate
dei grandi compositori americani del passato, come Hoagy Carmichael, e ne
riprende qui lo spirito, mescolandolo con
l’iconografia del vecchio rocker in fuga.
Non è strano, come accadono le cose?
Proprio quando pensiamo di aver chiarito tutto
Tutto sembra procedere
Ma invece ce ne stiamo seduti qui ad attendere
Sembra che le cose siano sotto controllo
Sguardi nervosi tutto intorno
Tutti si esprimono sussurrando
Nessuno vuole fare rumore
Sto perdendo il mio tocco
Sto perdendo il mio tocco
Perdendo il mio tocco
Perdendo il mio tocco, perfino troppo
Tirami fuori di qua, dovrebbe essere sicuro
Tieni d’occhio la porta principale, bambina
Tieni d’occhio la porta principale, bambina
Io sparirò da quella posteriore
Ho bisogno solo di un poco, un poco di soldi per
il taxi
E poi ti lascerò andare a nanna
Perché sto perdendo il mio tocco
Perdendo il mio tocco
Perdendo il mio tocco, perfino troppo
Tirami fuori di qua, dovrebbe essere sicuro
Non ci vorrà troppo tempo, bambina
Ma solo quello che serve
Devo raccogliere i miei passaporti
E devo prendere la mia roba
Perché sto perdendo il mio tocco
Perdendo il mio tocco
Perdendo il mio tocco, perfino troppo
Bambina, tirami fuori di qua
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