Scritta da Michael Timmins per l’album “Trinity Sessions”
del 1988. All’inizio la voce di Margo Timmins è accompagnata solo da quello che
sembra il pulsare delle tempie, fin quando la chitarra fornisce il suo ritmo al
lamento. Quando poi viene pronunciata la parola “dolore”, un armonica entra
lancinante, e risponde fino alla fine al canto desolato della protagonista.
Soprattutto ora che la testa mi pulsa
E giaccio inerme nel mio letto
Anelo te e le tue mani esperte
Per alleviare questo calore bianco dalla mia testa
E ti vanteresti che conosci
Tutti i punti interiori da premere
E che potresti uccidermi con la stessa facilità
Dietro al desiderio che nascondo
Ma come tuo paziente sapevo
Che i tuoi poteri curativi sono cresciuti
Da una piaga che è molto molto più profonda
Di questo cuore dove il dolore è nato
Con la testa nuovamente chiara
Penso a parole da spedirti
Per convincerti a tornare al mio fianco
Ma ometto sempre “io ti amo”
E poi attraverso la mia porta d’ingresso
Una foto di una terra lontana
E “a… con amore” sul retro
E ancora una volta allungo la mano a prendere la
mia penna
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