Una ballata sulla solitudine incisa da “The Band” per il loro album omonimo
del 1969. Mentre la musica fu opera di Richard Manuel, Robertson scrisse il
testo appositamente per il pianista stesso, che ne dà un’interpretazione vocale
sensibile e vulnerabile, arricchita dal controcanto di Levon Helm.
Se mi trovi
in un’oscura depressione, o mi cogli in un sogno
Dentro alla
mia stanza desolata, non c’è via di mezzo
Pini che
sussurrano, la marea che sale
Se solo una
stella brilla
È appena
sufficiente a entrare
Aspetterò
fino a che tutto ruota
Quando tu
sei in vista, si ritrova quello che era perduto
Una sirena
da nebbia attraverso la notte, chiama verso il mare
Proteggi la
mia sola luce, perché lei una volta apparteneva a me
Lascia che
le onde si affrettino, lascia che i gabbiani gridino
Perché se
vivo ancora, queste speranze non moriranno mai
Percepisco
che sei qui
Ma non ti
vedo in nessun luogo
Stando presso il pozzo
Bramando la pioggia
Allungandosi verso le nuvole
Perché non rimane niente altro
Alla deriva in uno stato di stordimento, quando la
sera sarà terminata
Cercando di guardare attraverso una nebbia
Verso una casa vuota, nel freddo, freddo sole
Aspetterò fino a quando tutto ruota
Alla vista
di te, quel che era perso è ritrovato
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