Dal secondo album dei Little Feat (“Sailin’ Shoes” del 1972),"Cold, Cold, Cold“ parla della sensazione di solitudine, povertà e abbandono, descrivendo una scena miserabile e gelida in un hotel dove l'”amica speciale“ del narratore se n'è andata, lasciandolo senza soldi, con una TV rotta e un vuoto disperato e freddo, dove il ‘freddo’ rappresenta sia il freddo fisico che quello emotivo della sua donna che è ”gelida" e non ricambia il suo amore.
Il reiterato “freddo, freddo, freddo” indica la profonda solitudine del narratore, il suo isolamento e il gelo emotivo causato dalla sua partner assente e indifferente.
Freddo, freddo, freddo.
Freddo, freddo, freddo.
Faceva freddo, si gelava in quell'hotel.
Non avevo soldi, la mia amica speciale se n'era andata.
La TV era rotta, quindi se n'è andata.
Ho chiamato il servizio in camera,
sono qui in ginocchio.
Una pesca o una pera, o una noce di cocco, per favore,
Ma erano fredde
Beh, è passato un mese da quando ho visto la mia ragazza
O un centesimo per fare la telefonata
Perché mi è sfuggito, o mi è passato accanto,
O non sono riuscito a decidere
E sono confuso, sono così confuso
Non sai che mi sento solo?
E vorrei che il mondo mi perdesse di vista
E si occupasse dei propri affari
Freddo, freddo, freddo
Freddo, freddo, freddo
Quella donna era gelida, gelida
Beh, ho provato di tutto per riscaldarla
Ora vivo in questo freddo hotel
Perché lei mi ha superato, o mi ha lasciato passare,
O non sono riuscito a decidere
Oh, sono confuso, sì, sono confuso
Non capisci che mi sento solo?
Di tutte le cose che dovevo fare
Ho dovuto innamorarmi
Sai che lei è fredda
Metti indietro l'orologio, donna, quando mi vedi arrivare
I miei piedi non toccano nemmeno terra
Non essere fredda, non essere fredda
Non essere fredda, non essere fredda
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