venerdì 21 febbraio 2020

Unbroken Chain


Il brano composto da Phil Lesh con testo di Bobby Petersen, compare su “From The Mars Hotel”. Così ne parla David Dodd, autore di “The Complete Annotated Grateful Dead Lyrics”: “Nel libro dedico una mezza colonna di note al concetto di ‘catena ininterrotta’, per lo più in qualità di costrutto teologico riguardante la trasmissione dell’autorità. Nelle liriche di Petersen, la catena ininterrotta è costituita da ‘te e me’, ma anche ‘da dolore e perle’, ‘da cielo e mare’, e ‘dal vento occidentale’. Il testo propone un’immagine dopo l’altra, e ogni immagine si stratifica sulla precedente in un accrescimento cumulativo di significato. Come avviene in una perla, forse. Per me l’immaginario e la locuzione ‘unbroken chain’ insieme agiscono di concerto dicendomi di crearmi i miei personali significati per ciò che mi circonda, che ciò derivi da perdita, dal dolore, dal mondo della natura, o dagli altri essere umani.



Pioggia luce blu
Whoa, catena ininterrotta
Cercando volti familiari
Nel vuoto del vetro di una finestra

Tentando di ascoltare il segreto
Cercando il suono
Ma riuscivo solo a sentire il predicatore
E l’abbaiare dei suoi cani

Cielo di salice
Whoa, cammino e mi chiedo perché
Dicano ama il tuo fratello
Ma lo afferrerai se ci provi
Ti fanno andare giù lungo la linea ragazzo
Ti lasciano cadere per una sconfitta
Ti cacciano fuori su una gelida ferrovia
E ti inchiodano a una croce

Novembre e oltre
Mentre aspetto il risultato
Mi dicono che il perdono
È la chiave di ogni porta
Un lento giorno invernale
Una notte che pare eterna
Affondare come un sasso
Fluttuare come una piuma

Pioggia di lillà, catena ininterrotta
Il canto della civetta acadica
Là fuori sulla montagna, ti renderà pazzo
Ascoltare l’ululare del vento

Catena ininterrotta di dolore e perle
Catena ininterrotta di cielo e mare
Catena ininterrotta del vento occidentale
Catena ininterrotta di te e me

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