Dall’ultimo disco dei Thin White Rope, “The Ruby
Sea” del 1991. Due parti del testo sono affidate a due voci che si
sovrappongono, come se i pensieri delle due persone si intersecassero, in un
dialogo muto.
Lascio le luci accese tutta la notte quando sei
via e
Tiro su gli scuri e vedo
Il mio vecchio compagno che se ne va quando il
sole arriva e
Mi porta via il riflesso
Scorrendo via
L’intero mondo che mi aspetta
Non puoi appartenere
Ad alcun riflesso tranne me
Stiamo giocando a carte e abbiamo esattamente la
stessa mano
Io non sto perdendo e neppure lui
Non è triste che così scortese e piatto sia
Un
perfetto riflesso per me
Siamo soli?
Con re e jolly e regine
I fanti sono soli
Con sogni colorati di nero e rosso
Ogni giorno è una lunga arrampicata su fino a
mezzanotte
Per poi da lì rotolare e ruzzolare nel sonno
Da qualche parte il cielo diventa grigio e il
mondo
Diventa carta tra la notte e il giorno
Proprio come il mio cuore preso tra luce e
oscurità
Come il mio amico che sta andando via
Perché non vedi?
I riflessi intendono quello che dicono
Sei completa
Senza la mia faccia sul tuo percorso?
Ogni giorno è una lunga arrampicata su fino a
mezzanotte
Per poi da lì rotolare e ruzzolare nel sonno
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