giovedì 23 luglio 2020

Whirling Dervish

Da "Sack Full Of Silver" disco del 1990.



Mi rendo conto, sono trascorsi due o tre paragoni
Ma da qualche parte nel retroterra del più calmo dei tuoi giorni
Un frammento di carta fluttua nell’aria a mille piedi d’altezza
Abbandonato da qualche diavolo polveroso che è morto e lì lo ha lasciato

Il vento scava a fondo e pela via l’epidermide al terreno
La corrente ululante cancella le impronte dalla mia mano
Io so che sei una creatura di terra e aria
Se uno diventa troppo pesante l’altro semplicemente scappa via

Quando togli il guinzaglio alla sabbia e al vento
Sono sospeso a opera dei tuoi occhi
Mi contorco come un coleottero trafitto da uno spillo
Tra il diavolo e il profondo blu del cielo

Il vento lecca via la carta catramata con lingue sabbiose di gatto
Innumerevoli proiettili cornuti si conficcano nei polmoni di un amante
Alla fine vedo i fantasmi che sono stati sempre con me
Ruotando su un asse fissato dritto in linea con il sole

Quando la sostanza della nostra vita insieme diviene troppa
E tu minacci di togliere il turbine del tuo tocco
Io sono solo un pezzo di spazzatura a un miglio di altezza
Che si aggrappa alla sabbia cadente che mi tiene in cielo


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