Il disco “Liege and Lief”, quarto album dei Fairport Convention, pubblicato nel 1969, comprende numerosi brani tradizionali riarrangiati, ma anche alcune composizioni originali come questa firmata dal chitarrista Richard Thompson e dal violinista Dave Swarbrick.
“La canzone è una tragedia resa sia con grande potenza sia in modo quasi perfetto e con una certa economia di mezzi, nel senso Aristotelico. L’azione dell’eroe costituisce anche il suo proprio disfacimento e, sempre che egli se ne renda conto, se ne rende conto solo troppo tardi. La esatte dimensioni della tragedia muteranno sulla base di un numero di fattori, incluso il fatto che noi possiamo credere pienamente alla percezione di Michael degli eventi o a ciò che il narratore ci racconta di essi. Crediamo che Michael riconosca ciò che ha fatto solo dopo averlo fatto? Possiamo noi fidarci della parola del narratore, quando asserisce che l’occhio di Michael è sano di mente e la sua parola è schietta, in particolare alla luce di ciò che udiamo prima e dopo quel verso? Per quanto la tragedia risuoni con l’intensità maggiore alla sorpresa di un primo ascolto, la canzone continua a ricompensare l’ascoltatore ai passaggi successivi, toccandolo sempre più nel profondo quando vi ritorna.”
Ken Bigger dal sito Sing out
Dentro al fuoco e fuori sul mare,
Michael il folle andava camminando
Incontrò un corvo con occhi neri come carboni
E in breve vennero a discutere
Il tuo futuro, il tuo futuro, ti racconterei
Il tuo futuro spesso mi hai chiesto
Il tuo vero amore morirà per tua stessa mano
E Michael il folle dannato sarà
Michael inveì e Michael vaneggiò
E picchiò i quattro venti coi suoi pugni
Rise e pianse, urlò e imprecò
Ché la sua folle mente lo aveva intrappolato con un bacio
Tu parli con una cattiveria, tu parli con un odio
Tu parli per il diavolo che mi perseguita
Perché se ella non è la migliore in tutta la landa
Le tue parole stregonesche vogliono dileggiarmi
Egli estrasse il suo pugnale di fuoco e di acciaio
E abbattè il corvo infilzandogli il cuore
L’uccello svolazzò a lungo e il cielo girò
E la fredda terra si stupì e spaventò
Oh dove è il corvo che colpii a morte?
E dove è che egli giace al suolo?
Vedo il mio vero amore con una ferita sì rossa
Proprio dove il suo cuore di innamorata forte batteva
Michael il folle si stupisce e urla
E parla alla notte ed al giorno
Ma i suoi occhi non mostrano pazzia e la sua parola è schietta
Ed brama di esser lontano
Michael fischietta la più semplice delle arie
E chiede perdono ai lupi selvaggi
Perché il suo vero amore è fluito in ogni fiore cresciuto
Ed egli dovrà essere il custode del giardino
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