mercoledì 7 dicembre 2022

Crazy Man Michael

Il disco “Liege and Lief”, quarto album dei Fairport Convention, pubblicato nel 1969, comprende numerosi brani tradizionali riarrangiati, ma anche alcune composizioni originali come questa firmata dal chitarrista Richard Thompson e dal violinista Dave Swarbrick.

“La canzone è una tragedia resa sia con grande potenza sia in modo quasi perfetto e con una certa economia di mezzi, nel senso Aristotelico.  L’azione dell’eroe costituisce anche il suo proprio disfacimento e, sempre che egli se ne renda conto, se ne rende conto solo troppo tardi. La esatte dimensioni della tragedia muteranno sulla base di un numero di fattori, incluso il fatto che noi possiamo credere pienamente alla percezione di Michael degli eventi o a ciò che il narratore ci racconta di essi. Crediamo che Michael riconosca ciò che ha fatto solo dopo averlo fatto? Possiamo noi fidarci della parola del narratore, quando asserisce che l’occhio di Michael è sano di mente e la sua parola è schietta, in particolare alla luce di ciò che udiamo prima e dopo quel verso? Per quanto la tragedia risuoni con l’intensità maggiore alla sorpresa di un primo ascolto, la canzone continua a ricompensare l’ascoltatore ai passaggi successivi, toccandolo sempre più nel profondo quando vi ritorna.”

Ken Bigger dal sito Sing out  



Dentro al fuoco e fuori sul mare,

Michael il folle andava camminando

Incontrò un corvo con occhi neri come carboni

E in breve vennero a discutere

Il tuo futuro, il tuo futuro, ti racconterei

Il tuo futuro spesso mi hai chiesto

Il tuo vero amore morirà per tua stessa mano

E Michael il folle dannato sarà

 

Michael inveì e Michael vaneggiò

E picchiò i quattro venti coi suoi pugni

Rise e pianse, urlò e imprecò

Ché la sua folle mente lo aveva intrappolato con un bacio

Tu parli con una cattiveria, tu parli con un odio

Tu parli per il diavolo che mi perseguita

Perché se ella non è la migliore in tutta la landa

Le tue parole stregonesche vogliono dileggiarmi

 

Egli estrasse il suo pugnale di fuoco e di acciaio

E abbattè il corvo infilzandogli il cuore

L’uccello svolazzò a lungo e il cielo girò

E la fredda terra si stupì e spaventò

Oh dove è il corvo che colpii a morte?

E dove è che egli giace al suolo?

Vedo il mio vero amore con una ferita sì rossa

Proprio dove il suo cuore di innamorata forte batteva

 

Michael il folle si stupisce e urla

E parla alla notte ed al giorno

Ma i suoi occhi non mostrano pazzia e la sua parola è schietta

Ed brama di esser lontano

Michael fischietta la più semplice delle arie

E chiede perdono ai lupi selvaggi

Perché il suo vero amore è fluito in ogni fiore cresciuto

Ed egli dovrà essere il custode del giardino

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